Ita Airways ha finalmente annunciato “l’incremento dell’offerta” aerea e avviato “la vendita di nuove tratte verso l’Isola”.
La comunicazione è arrivata ad un giorno dall’invio della lettera che il presidente Schifani ha indirizzato alle compagnie aeree Ryanair e Ita Airways contro il “caro voli”, chiedendo di intervenire il prima possibile sulla loro frequenza nelle tratte da e per la Sicilia così da abbassare le tariffe, che come sempre accade, in prossimità di Pasqua, stavano avendo incrementi vertiginosi.
Nel mese di aprile Ita ha programmato una frequenza giornaliera aggiuntiva sia sulla Catania-Milano Linate e viceversa che sulla Palermo-Milano Linate e viceversa. Sulle rotte Roma Fiumicino-Catania e Roma Fiumicino-Palermo la compagnia metterà in vendita nelle prossime ore 8 voli a cavallo di Pasqua. Il vettore sta inoltre completando le necessarie verifiche operative per aggiungere ulteriori 12 voli a ridosso del 25 aprile. I biglietti saranno in vendita a partire da 45 euro a tratta (trasporto del bagaglio a mano incluso).
Potrebbe leggersi come una vittoria del Governo regionale, eppure sembra più una vittoria di Pirro, per chi dovrà acquistare un biglietto per tornare a casa per Pasqua.
Perché è vero che nella settimana tra il 7 e il 14 aprile, sul sito di Ita, stasera ci sono voli che costano 50 euro a tratta, ma le tratte più “ambite”, e cioè quelle di venerdì 7 e sabato 8, e poi – al ritorno – la sera del lunedì di Pasquetta o il martedì mattina presto, continuano ad avere cifre astronomiche, parliamo di prezzi che si aggirano tra i 200 e i 300 euro a tratta. Quasi 600 euro, per comprare un biglietto di andata e ritorno. E questo vale sia per Roma che per Milano, sia che la destinazione sia Palermo o Catania. Molti siciliani sono destinati a non fare ritorno nella terra Natia per le vacanze di Pasqua.