Il GUP del tribunale di Reggio Calabria Vincenzo Quaeranta ha rinviato a giudizio gli ex vertici della Viola Reggio Calabria SSD a r.l. Il prossimo 9 maggio, nell’aula bunker si terrà la prima udienza del procedimento che vede imputati gli imprenditori di Gioia Tauro Giancesare Muscolino e Giuseppe Campisi all’epoca dei fatti il primo presidente e il secondo membro delegato alla gestione contabile del CdA della società, insieme ai commercialisti Raffaele Monastero e Francesco Terranova. Accolte, dunque, le richieste del sostituto procuratore reggino Andrea Sodani, che ha condotto le indagini, per le ipotesi di reato di truffa aggravata e false comunicazioni in bilancio.
Le indagini scattarono dopo l’esposto presentato nel 2018 da Aurelio Coppolino, ex direttore marketing e comunicazione di Barcellona Basket e l’Orlandina Basket, che aveva rilevato le quote societarie della Viola Basket nel 2018, diventandone amministratore unico. Quest’ultimo, secondo la Procura, sarebbe stato indotto in errore dagli indagati che non lo avrebbero informato “in ordine alla reale consistenza delle passività della società, – è scritto nel capo di imputazione – determinando l’acquisto dell’intero capitale sociale al prezzo di 900 euro, senza manlevare la società dai debiti maturati nei confronti della Città metropolitana di Reggio Calabria per 825mila euro e del Comune di Reggio Calabria per 112mila euro”. Stando alle indagini, gli ex dirigenti della Viola avrebbero omesso “consapevolmente di riportare nelle passività dello stato patrimoniale del bilancio” i debiti maturati con i due enti pubblici per l’utilizzo dell’impianto sportivo Pianeta Viola e del PalaCalafiore. Aurelio Coppolino, parte offesa nel procedimento, è assistito dall’avvocato Diego Lanza.