Vasta operazione antidroga scattata questa mattina tra Piraino e Brolo. Il business viaggiava sui social network, prima di essere scoperto dai Carabinieri. 11 persone sono coinvolte nell’ordinanza: 8 sono finiti agli arresti domiciliari, mentre per 3 di loro è scattato l’obbligo di dimora.
L’operazione è stata coordinata dalla procura di Patti, diretta dal dott. Angelo Cavallo. Il gip che ha emesso l’ordinanza ha riscontrato gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”.
Scoperte due distinte «piazze di spaccio» presenti nell’area di Gliaca di Piraino, dove si rifornivano centinaia e centinaia di giovani dell’area tirrenico-nebroidea.
Gli spacciatori utilizzavano WhatsApp e Telegram pe comunicare tra di loro, usando un codice per quantificare le dosi e la droga richiesta.
Erano anche buoni affaristi: consigliavano agli acquirenti cosa fare in caso di controlli delle forze dell’ordine: se si fossero dovuti disfare della droga appena acquistata, gli spacciatori li avrebbero risarciti con un’altra dose gratuita, previa però l’esibizione di copia del verbale della perquisizione.
Un altro indagato, per segnalare agli acquirenti la disponibilità dello stupefacente, teneva la luce accesa di una stanza adibita a salotto.
Altri spacciatori ricoprivano un ruolo assimilabile a quello dei «riders» che fanno le consegne di cibo, ricevendo le ordinazioni di stupefacente dalla loro cerchia di amici e conoscenti, recandosi presso il fornitore di turno e provvedendo, in tempi rapidi, alla consegna «delivery» della sostanza al cliente.
Per gli addetti ai lavori – visti i soggetti coinvolti e le quantità di stupefacenti sequestrate, poco più di 100 grammi di cocaina e altrettanti di marijuana – quella di stamani potrebbe essere il preludio di un un’ulteriore operazione.