Si terranno il 12 aprile al Tribunale di Patti gli interrogatori di garanzia per gli 11 indagati che sono stati raggiunti mercoledì scorso da misura cautelare. La vicenda riguarda un florido spaccio di droga tra Brolo e Piraino. 8 di loro sono agli arresti domiciliari, mentre per 3 è scattato l’obbligo di dimora.
Le indagini sono iniziate nel 2019, condotte dai carabinieri della compagnia di Patti. Un faldone processuale di oltre 10.000 pagine, fatto di foto, intercettazioni telefoniche ed ambientali che ricostruiscono un vero e proprio market della droga, raccolto in due piazze di spaccio a Gliaca di Piraino. Ma l’organizzazione era attiva nell’area tirrenica che va da Brolo e fino a Gioiosa Marea.
Un giro di spaccio, secondo quanto raccontato dagli inquirenti, che andava avanti 24 ore su 24. Le telecamere di videosorveglianza hanno registrato diversi episodi in cui i pusher consegnavano la droga a domicilio, utilizzando gli scooter come dei veri e propri riders.
La droga, soprattutto cocaina e marijuana, veniva ordinata tramite WhatsApp o Telegram, utilizzando un codice preciso. In diversi casi i compratori sono risultati essere giovanissimi.
Quello della droga è un problema sin troppo serio: nella zona gli stupefacenti continuano a girare, arrivando anche ai minorenni. Troppi i casi riscontrati negli ultimi mesi. Per gli addetti ai lavori quella di mercoledì potrebbe essere il preludio di un’altra operazione, che mira più in alto, ai pesci più grandi.
Adesso il 12 aprile toccherò agli indagati, residenti tra Piraino, Brolo, Paternò e Palermo difendersi dalle accuse. Dovranno comparire di fronte al Gip del tribunale Pattese Eugenio Aliquò e al Sostituto Procuratore Federica Urban, titolare del fascicolo.