C’è una data: si dovrebbe tenere il prossimo 24 luglio il processo a carico di Andrea Cardinale, il 22enne palermitano accusato di aver ucciso Nino Calabrò e Francesca Di Dio, i due giovanissimi fidanzati messinesi ritrovati morti lo scorso 21 dicembre in un appartamento, a Thornaby in Gran Bretagna.
A stabilirlo è stata la Corte del Teesside, presieduta dal giudice Howard Crowson, che si è riunita il 12 aprile per fissare la data della prossima udienza confermando la custodia cautelare in carcere per Cardinale.
Una storia davvero tragica quella di Nino e Francesca. I due furono trovati senza vita in una casa di Thornaby, un comune di 25mila abitanti del North Yorkshire, vicino Middlesbrough, nel nord est dell’Inghilterra. Nino, nativo di Barcellona Pozzo di Gotto, si era trasferito da anni in terra inglese per lavorare e Francesca, 20enne di Montagnareale lo aveva raggiunto per trascorrere con lui le vacanze di Natale e progettare una vita insieme.
La loro gioia si è trasformata in un incubo, un vero e proprio film dell’orrore. Ad uccidere i due fidanzati, con tutta probabilità, sarebbe stato il coinquilino palermitano di Nino: si tratta del 21enne Andrea Cardinale, un ragazzo affetto da problemi psichici. L’arma del delitto un oggetto contundente: un bastone o una mazza da baseball.
A trovare i due corpi fu proprio il padre di Cardinale, di passaggio in Inghilterra per riabbracciare il figlio. Sono ancora tanti gli interrogativi sul delitto, sul folle gesto che ha condannato una coppia di giovani innamorati. Di certo si sa solo che Cardinale è rinchiuso dietro le sbarre e si rifiuta di parlare con gli inquirenti. Le indagini sono ancora in corso e la polizia inglese non si è sbottonata più di tanto. Vedremo se al processo si potrà realmente capire come sono andate le cose, negli ultimi tragici minuti di vita della coppia.