domenica, Settembre 8, 2024

Piraino – Bookcrossing, le buone idee che ritornano. Riapre a Gliaca la biblioteca del mare

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BookCrossing, lascia un libro dei tuoi già letto, a disposizione degli altri, ne prendi uno non letto, poi lo riconsegni, per farlo leggere ad altri.  Un’idea che diventa una splendida realtà anche a Gliaca di Piraino.

Anche quest’anno, è il terzo anno consecutivo, a Gliaca di Piraino esattamente al sottopasso ferroviario che conduce al mare, riapre la “biblioteca”.

Un luogo recuperato e prestato alla cultura, grazie all’intenso lavoro di Tony Ricciardo e di un gruppo di amici che hanno condiviso l’idea,  dove rilassarsi col mormorio del mare e leggere un libro, non ha uguale. Nove cassettine di legno decorate, con oltre 170 libri non marchiati, con la novità. quest’anno, dell’istallazione di una panchina per leggere e rilassarsi.

È il terzo anno.

“Abbiamo ricevuto, durante l’inverno – racconta Tony Ricciardo – tanti libri a amici e turisti che durante l’estate avevano “scoperto” quest’iniziativa che unisce cultura, ambiente, libertà e voglia di fare. Libri già disponibili nelle cassette, per tutti”.

L’idea di Tony – uno che fa i fatti, che colora le idee e che ama il suo paese – è la rivisitazione del più classico Bookcrossing che punta sul principio dello scambio dei libri nel rispetto di tutti.

Bookcrossing: “se ami i tuoi libri lasciali andare”

Il sottopassaggio mette a riparo i libri, quasi li custodisce, ma nel contempo li mette bene in mostra per chi – giocoforza – deve transitare di lì per andare a mare. E sopra ci corre il treno, simbolo di transiti, di fughe di gente che va via ma anche che ritorna.

I libri sono lì a disposizione di chi li vuole leggere, ma quelle cassette che li contengono sono anche i luoghi deputati ad accogliere chi vuol donare romanzi, fumetti, storie scritte a macchina.

Si prendono gratuitamente, si portano in riva al mare, si leggono e si restituiscono.

Tony non ama i riflettori. Lui ama il mare (in quel “Barchitto” che è il suo secondo cognome dice che c’è tutto il DNA della sua vita), fa immersioni, fotografie e difende l’ambiente marino e costiero. Denuncia i pescatori di frodo, chi non si attiene alle regole, chi inquina, ma anche ha denunciato, i rischi di una Statale mal tenuta che stava “precipitando” a mare. Sua l’idea della stele che “racconta” per immagini la storia del vaporetto inabissatosi a largo della Scogliera, ma ha anche fatto rivivere il Vico dei Pescatori, una delle “viuzze” più ricche di storia della contrada.

Massimo Scaffidi

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