Una seduta straordinaria ed urgente congiunta dei consigli comunali di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo per portare conoscenza dei cittadini la situazione attuale, dopo la chiusura del ponte Mela, esaminando le soluzioni per superare i disagi. Sarà richiesta a breve dai sindaci Pinuccio Calabrò e Pippo Midili, al presidente del consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto per convocare i lavori a palazzo Longano.
Nel frattempo si è fatto sentire il comitato Bastione di Milazzo che da tempo si batte perché il ponte Mela sia messo in sicurezza, non dimenticando i disastri delle alluvioni. In una lettera aperta inviata al prefetto di Messina Cosima Di Stani, i componenti del comitato Stefano Maio, Salvatore Nania, Antonino Saporita e Giuseppe Italiano hanno evidenziato come la chiusura del ponte sul Mela certifichi il totale abbandono della politica sulla fascia tirrenica e la piana di Milazzo.
Il comitato ha ricordato come da almeno dieci anni denunci lo stato di degrado e pericolosità del ponte Mela con esposti e denunce alla Procura della Repubblica e che nessuno sia riuscito a dare soluzioni concrete, senza creare un percorso alternativo. Il comitato, che ha chiesto l’intervento del Prefetto, ha sottolineato inoltre come a seguito dell’esondazione del torrente Mela del 22 novembre 2011, la protezione civile regionale abbia assegnato ottocentomila euro per la messa in sicurezza dell’impalcato alla città metropolitana di Messina, somme mai utilizzate.
Oggi a seguito dell’assegnazione dell’appalto ci sono oltre quattro milioni di euro per ricostruire il ponte sul Mela, tratto viario interessato già da molti anni, dalla percorrenza a senso unico alternato. Senza che nessuno ne abbia sottolineato l’enorme pericolosità.
Infine il grido di allarme del movimento Città Aperta, mentre è prossimo alla chiusura anche il ponte sul torrente Termini nel territorio di Terme Vigliatore sulla statale 113; il movimento ha chiesto tra le altre, l’esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale per chi entra a Barcellona ed esce a Milazzo (e viceversa) almeno per tutto il periodo di realizzazione dei lavori.