lunedì, Novembre 25, 2024

Parcheggio conteso: coppia arrestata per stalking contro i vicini nel catanese

carabinieri santa maria di licodia

Sarebbe partito tutto da un parcheggio conteso nel centro cittadino di Santa Maria di Licodia dove i Carabinieri della locale Stazione di hanno arrestato marito e moglie di 55 e 51 anni, accusati di aver perseguitato due coniugi dirimpettai, titolari di un’attività commerciale.

I contrasti sarebbero sorti, infatti, in conseguenza della pretesa che nessuno parcheggiasse nel tratto di strada pubblica adiacente alla casa degli indagati, vicino alla quale le presunte vittime avevano aperto un’attività commerciale. I commercianti, però, si sarebbero visti costretti, in alcune circostanze, a disattendere le aspettative degli indagati, posteggiando la loro auto proprio davanti alla loro casa.

Ciò avrebbe innescato delle reazioni spropositate nei due residenti, che prima avrebbero minacciato le due vittime e, poi, in un’escalation di violenza, sarebbero arrivati persino a picchiare l’uomo, colpendolo con calci e pugni. La coppia è stata, perciò, sottoposta alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime, misura che purtroppo non avrebbe sortito gli effetti sperati. I due, infatti, secondo la ricostruzione dei Carabinieri in un’occasione, avrebbero raggiunto gli esercenti presso la loro attività e, dopo aver danneggiato la vetrina con un bastone, gli avrebbero urlato: “Bastardi ritirate la denuncia altrimenti vi finisce male”. Poi avrebbero strappato la copia cartacea della misura cautelare, scagliando i pezzettini di carta sui gradini del negozio.

Le vittime, però, non si sono rivolte nuovamente alla Giustizia e per la coppia è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.

Sfortunatamente nemmeno questa misura cautelare avrebbe fatto desistere i due coniugi, che avrebbero continuato ad arrecare danni ai veicoli e alla vetrina del negozio dei vicini, ricorrendo a spranghe, bastoni, lanci di pietre e di bottiglie di vetro, tanto da costringere la coppia di commercianti a rifugiarsi più volte all’interno della loro attività e a chiamare i Carabinieri.

Date le circostanze, alla luce dell’inefficacia delle misure cautelari applicate fino a quel momento, il Pubblico Ministero ha chiesto stavolta l’arresto immediato degli indagati, accolto dal GIP, che ha disposto che entrambi venissero condotti presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

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