La XX edizione della rassegna “Tindari Teatro Giovani” è stata aperta ieri, nella Villa Pisani di Marina, da “A mala Pasqua”, portata in scena dai ragazzi delle seconde classi della Scuola Secondaria di Primo Grado “Bellini”, che fa parte dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice”, diretto dalla dottoressa Antonina Milici.
Coordinati e “guidati” dalle docenti Tinuccia Di Dio, Antonietta Colloca e Rosalia Rausa, i giovanissimi attori hanno portato in scena l’opera tratta dalla “Cavalleria rusticana”, allietata dalle serenate e dalle melodie della corale composta da alunni della Scuola Primaria dell’istituto, diretta dal maestro Sergio Camuti, un lavoro scaturito dall’adesione al
progetto “Verga l’essenza della nostra isola”.
“E’ stato – sottolinea la professoressa Di Dio – il coronamento di un’esperienza unica di formazione, condivisione e ricerca, in cui ragazzi e docenti hanno dato il massimo, riuscendo a creare un’atmosfera densa di emozione”. Un percorso lungo, non semplice, non senza difficoltà, che, però, grazie alla costanza e all’impegno di tutti, ha dato i frutti sperati,
“anche ben oltre – aggiunge la professoressa Di Dio – le più rosee aspettative”.
“Una rappresentazione – le fa eco la dirigente Milici – che non solo ha visto la degna
interpretazione di un testo dai contenuti forti e profondamente attuali, ma la realizzazione di un momento di reale condivisione e vicinanza di una comunità scolastica, che ha avuto il coraggio di mettersi in discussione e di porsi nuovi obiettivi, consapevole che
l’apprendimento passa dalla volontà di imparare e che niente insegna di più dell’esempio. Soprattutto perché si è percepito che quel che avveniva era un altro modo di fare scuola! Si è visto il lavoro intenso e profondo di tutti e anche la capacita di mettersi in discussione dei docenti. Le famiglie hanno compreso cosa stesse avvenendo e ci hanno
calorosamente ringraziato”.
La rappresentazione è stata realizzata in occasione del centenario della morte di Giovanni Verga, “pensando così – spiega ancora la professoressa Di Dio – di valorizzare opera e luoghi dello scrittore siciliano e di portare in scena”Cavalleria Rusticana”, riadattando la sceneggiatura, ma interamente in dialetto e mantenendo struttura narrativa, atto, sequenza scena e affrontare il tema dell’esclusione dei diversi.
“Il laboratorio teatrale – affermano all’unisono le professoresse Rausa e Colloca – si prefigge di promuovere le attività teatrali in classe, per una didattica innovativa e culturalmente stimolante. Il ‘teatro a scuola’, infatti, ha finalità essenzialmente
pedagogiche, e da uno scopo educativo di formazione umana e di orientamento. A differenza di altre attività teatrali il laboratorio di teatro destinato agli studenti è
focalizzato sul processo più che sul prodotto; l’attenzione si concentra, cioè, sul modo in cui si svolgono le attività, mettendo in secondo piano il risultato concreto delle stesse;
in sostanza non conta tanto, o comunque non solo, che il prodotto finale, vale a dire lo spettacolo che si mette in scena e si mostra al pubblico, sia formalmente preciso,
impeccabile e pregevole sotto il profilo estetico, ma più importa l’efficacia formativa del percorso compiuto dagli alunni-attori e da tutti coloro che, in vario modo e con
diverse mansioni, vi hanno partecipato. La buona riuscita della rappresentazione finale non dipende, pertanto, dalla qualità recitativa o dalla corretta esecuzione delle battute e dei movimenti dei personaggi in scena, ma si misura sulla base del cammino di crescita e maturazione che lungo il processo laboratoriale ha interessato ciascun membro del
gruppo” .
“A mala Pasqua” è stata portata in scena da: Angelo Carmona, Ettore Chiofalo, Carlo Fallo, Samuele Foresti, Giorgia Gelido, Giada Gumina, Karola Lenzo, Marzia Mazzeo, Giorgio Muscarà, Maria Pia Nicita, Serena Pantaleo, Antonino Radici, Clara Recupero, Mariarita
Ridolfo, Giuseppe Scardino, Margherita Trimarchi, Sofia Vicario, Danilo Salmeri, Flavio Franzone, Marco Raffaele e Ginevra Gregoli.