Violenza sessuale su una diciassettenne originaria della Romania che sarebbe avvenuta nel dicembre 2018 in un centro dei Nebrodi. Per questa imputazione il collegio giudicante del tribunale di Patti – presidente Scavuzzo, a latere Vona e Ceccon, ha condannato Carmelo Alessandro Todaro e Alessio Pulvino a sette anni e sei mesi di reclusione e Marco Maria Pulvino a 6 anni di reclusione.
I giudici hanno disposto anche alcune interdizioni, applicando anche, dopo l’esecuzione della pena e per un anno, il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori, con l’obbligo di tenere informati gli organi di polizia su residenza e spostamenti. Il Pm Andrea Apollonio aveva chiesto 5 anni per i primi due e 3 per il terzo, dunque i giudici sono andati oltre le richieste della pubblica accusa, disponendo anche il risarcimento danni alla parte civile, la ragazzina, costituitasi con l’avvocato Benedetto Ricciardi.
Per i legali della difesa, gli avvocati Alvaro Riolo e Lucio Di Salvo, il processo si sarebbe dovuto concludere con l’assoluzione dei loro assistiti, sia perché c’erano solo le dichiarazioni della ragazza riguardanti il palpeggiamento, oggetto del capo di imputazione e che poi ha determinato di fatto la condanna dei tre imputati.
Non solo, ma i legali della difesa hanno prodotto i messaggi della ragazza, prima e dopo i fatti formalizzati dall’accusa, hanno messo in risalto come la ragazza si sia spesso contraddetta, hanno fatto leva su alcune deposizioni rese nel dibattimento anche a proposito di ciò che avrebbe ingerito la ragazza mentre era in macchina con i tre.
Queste ed altre circostanze saranno ovviamente oggetto del processo di secondo grado; i giudici si sono presi 90 giorni per depositare le motivazioni e in avanti gli avvocati della difesa presenteranno appello.