venerdì, Novembre 22, 2024

Messina: detenzione carceraria in condizioni inumane, condannato il Ministero della Giustizia

Palermo

Detenzione carceraria in condizioni inumane, con spazio a disposizione inferiore al minimo accettabile. Per questo motivo la sezione civile del tribunale di Messina ha condannato il Ministero della Giustizia a risarcire il danno ad un detenuto dell’hinterland nebroideo. A rivolgersi al tribunale peloritano è stato l’avvocato Giuseppe Tortora.

Nel suo ricorso il legale ha evidenziato che 1591 giorni di detenzione presso la Casa Circondariale di Gazzi a Messina erano stati vissuti all’interno di una cella di 15 metri quadrati, con altri 6 detenuti, dunque con meno di 3 metri quadrati a persona, una condizione carceraria inumana e degradante, con uno spazio inferiore al minimo accettabile indicato dalla giurisprudenza, in un luogo dove, oltre ai detenuti, c’è la branda, due armadietti, uno sgabello, un tavolo.

Soprattutto alla luce del mobilio fisso, lo spazio a disposizione si è ulteriormente ridotto. Da qui la condanna del Ministero della Giustizia al risarcimento del danno e al pagamento delle spese processuali.

Tra la soddisfazione per lo studio Tortora per il risultato raggiunto, anche l’evidenziare come il problema delle condizioni carcerarie dei detenuti presso le case circondariali italiane continui ad essere irrisolto e che costa ogni anno allo Stato molto di più di quanto costerebbe l’adozione di serie politiche di riforma del sistema detentivo.

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