A Naso l’incantevole Chiostro dei Minori Osservanti, ha fatto da naturale spazio espositivo, dal 24 giugno al 2 luglio, alle opere del maestro Giuseppe Indaimo.
Nella personale “Salvare l’umano nell’umano” a cura di Antonino Indaimo, l’artista brolese ha proposto nella città nebroidea, tutta una serie di opere, realizzate dal 2015 ad oggi.
Di particolare interessante anche l’incontro realizzato in occasione dell’inaugurazione, che oltre alla partecipazione del sindaco Gaetano Nanì e del maestro Giuseppe Indaimo, ha avuto il contributo del professore ordinario di storia e filosofia Giuseppe Gembillo, della professoressa Liliana Restuccia, del professore Michelangelo Gaglio, della professoressa Concetta Fogliani e del critico d’arte Ida Mitrano.
“Il maestro Indaimo che ho conosciuto quasi per caso – afferma il sindaco Gaetano Nanì –, è una persona con un entusiasmo contagioso, in grado di trasmettere un’energia sconosciuta che trapassa l’anima e ti avvolge positivamente. È stato un onore ospitare al Chiostro i suoi lavori. Per la nostra città una scelta azzeccata: la mostra infatti, ha fatto registrare un incredibile record di visite”.
“L’arte crea, è testimonianza! Parla o cerca di parlare – dichiara Indaimo – in modo eloquente e persuasivo: testimone immortale di verità. L’arte non è solo pittura o scultura, musica o poesia, è anche e soprattutto bellezza, come il posto messo a disposizione dal comune di Naso. Sono molto soddisfatto di aver esposto i miei lavori in un luogo incredibile come questo”.
La serata inaugurale è stata anche allietata dalle note dei maestri Davide Caliò ed Enzo Musarra.