Droga, munizioni e una pistola. Questo hanno scoperto i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo, che hanno arrestato due palermitani, di 49 e 50 anni, indagati per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e detenzione di arma clandestina e munizionamento.
E’ stato un cavo della corrente elettrica, che fuoriusciva da un locale al pian terreno di uno stabile, forse destinato alla vendita abusiva di bevande, ad attirare l’attenzione dei militari, durante un servizio di controllo nel quartiere di Borgo Nuovo. I militari lo hanno notato mentre stavano effettuando un accertamento su un’autovettura parcheggiata davanti allo stabile dove risiederebbe uno dei due indagati. I carabinieri hanno seguito il percorso del cavo, arrivando dritti all’appartamento del 50enne. L’uomo, alla vista dei militari avrebbe lanciato dalla finestra una valigia, recuperata dai carabinieri. All’interno c’erano 3 pacchi in cellophane termosaldati contenenti 1,4 kg di marijuana, 135 munizioni di diverso calibro e due bossoli. E’ scattata dunque la perquisizione dell’abitazione, con il supporto di unità cinofila, durante la quale, adagiata su un mobile del soggiorno, è stata trovata una pistola a tamburo calibro 38 special con matricola abrasa, carica di 6 munizioni. Controllato anche il locale al piano terra da dove fuoriusciva il cavo della corrente elettrica.
A far entrare i militari sarebbe stato il 49enne che avrebbe fornito anche le chiavi del registratore di cassa al cui interno sono state recuperate altre 2 munizioni calibro 38 special. La perquisizione si è poi estesa ad un cortile esterno, chiuso da un cancello con accesso ad un terreno recintato, dove i Carabinieri hanno scoperto una piantagione di marijuana con più di 250 piante di diversa altezza ed in stato vegetativo, nonché vario materiale per la loro fertilizzazione. La marijuana sequestrata è stata depositata presso il Laboratorio di Analisi per le Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo, per essere analizzata. Per i due, inceve, è scattato l’arresto, convalidato dal GIP, che ha disposto per entrambi l’applicazione della custodia cautelare in carcere.