domenica, Settembre 8, 2024

Capo d’Orlando: il pm aveva chiesto due condanne e una prescrizione, ma i giudici hanno disposto per tutti un verdetto di assoluzione

patti

Il collegio giudicante del tribunale di Patti, presidente Samperi, a latere Gullino e Zantedeschi, ha assolto, perché il fatto non sussiste, Salvatore Scilipoti, Giuseppe Puglisi e Luciano Cambria perché il fatto non sussiste.

I reati contestati a vario titolo erano corruzione, concussione, omissione di atti d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio.

Scilipoti, difeso dall’avvocato Fabio Repici, all’epoca dei fatti contestati – era l’estate del 2013, era responsabile dell’ufficio locale marittimo di Capo d’Orlando, Puglisi componente dello stesso ufficio, difeso dall’avvocato Patrizia Terranova e Cambria, titolare di un lido balneare, difeso dall’avvocato Carmelo Occhiuto.

La vicenda ruotava al fatto che Scilipoti, tra gli altri, avrebbe ricevuto regalie da Cambria per omettere la denuncia di occupazione abusiva di area demaniale di una porzione superiore a quella autorizzata a seguito dell’ampliamento della struttura; Puglisi doveva rispondere di omissione di atti d’ufficio.

Nella sua requisitoria il pm Antonietta Ardizzone aveva chiesto la pena di sei anni ciascuno per Cambria e Scilipoti, mentre per Puglisi la prescrizione, ma l’imputato, che era presente in aula, ha rinunciato. Il verdetto è stato di orientamento opposto a quello annunciato dall’accusa, assoluzione per tutti e tre gli imputati perché il fatto non sussiste.

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