Nulla cambia nell’aggiudicazione dei lavori di adeguamento dell’impianto di depurazione in località Tavola Grande del comune di Capo d’Orlando. Così hanno deciso i giudici della quarta sezione del Tar di Catania.
Titolare del ricorso è stata l’impresa Alak srl, rappresentata dall’avvocato Paolo Starvaggi; si è opposta ad Invitalia, rappresentata dagli avvocati Vincenzo Fortunato e Giuseppe Sapienza, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al commissario unico per la depurazione.
Il ricorso è stato presentato altresì nei confronti del raggruppamento temporaneo di imprese Soteco, Anese ed Eurovega, rappresentate dall’avvocato Francesco Migliarotti e dell’impresa Pato rappresentata dagli avvocati Feliciana Ferrentino e Lorenzo Lentini.
Era stato chiesto l’annullamento, per quanto riguarda il ricorso principale, della determina del 22 dicembre 2022, con la quale Invitalia annullò in autotutela il provvedimento 342616 del 24 novembre 2022, col quale aveva aggiudicato al raggruppamento Alak e Pato l’esecuzione dei lavori di adeguamento dell’impianto di depurazione in località Tavola Grande e della determina del 23 dicembre 2022, con la quale Invitalia aggiudicò l’appalto al raggruppamento fra Soteco, Anese ed Eurovega.
Nella causa fu presentato anche ricorso incidentale. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha eccepito il proprio difetto di legittimazione passiva, circostanza evidenziata in sentenza vista la sua estromissione dalla causa. Per il resto e per tutta una serie di motivi di ordine tecnico ed amministrativo, il Tar ha rigettato il ricorso principale, dichiarando improcedibile il ricorso incidentale. Analoda decisione del Tar è stata adottata per il ricorso presentato dall’impresa Pato.