La Sicilia resta un posto ancora relativamente economico per fare vacanze low cost; se nel resto d’Italia i prezzi sono in crescita, in Sicilia non è così. Lo sostiene Federconsumatori, che in base alle rilevazioni sui prezzi di listino di campeggi in provincia di Palermo, Catania e Ragusa, emergono infatti differenze di prezzo notevoli.
Il camping, la roulotte, il bungalow e la tenda sono gli antidoti al caro-vacanze 2023; emerge un boom di prenotazioni nei camping e nei villaggi, con una crescita pari al 9,8% rispetto al 2022. Il motivo è molto semplice: gli italiani cercano di risparmiare il più possibile sulle vacanze.
Solo il 39% di loro, d’altronde, riuscirà a partire per le vacanze estive e il 52% di questo 39% non starà fuori casa più di 3-5 giorni. In un contesto di inflazione generale molto alta, anche i costi dei campeggi sono aumentati, in ogni singola voce. Se poi consideriamo che, nella maggior parte dei casi, si tratta di campeggi in zone di mare, allora dobbiamo sommare anche i rincari dei servizi balneari.
Ma, proprio come per i servizi balneari, anche per i campeggi la Sicilia si rivela quest’anno più economica della media nazionale. Nei camping siciliani l’ingresso adulti costa il 44% in meno della media nazionale, l’ingresso bambini il 31% in meno. Costano meno anche la piazzola, il posto tenda, l’attacco luce.
Solo il posto moto costa un po’ di più della media nazionale, mentre si risparmia il 35% su una notte in bungalow. Questi dati faranno felici i turisti italiani e stranieri, a parere del presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – e anche i siciliani che quest’anno hanno scelto una vacanza nella natura nel territorio regionale.
Il boom dei campeggi è dovuto al fatto che i prezzi di alberghi e B&B sono andati alle stelle in tutta Italia, Sicilia compresa.