domenica, Settembre 8, 2024

Palermo, emergenza incendi. Fuoco in tutta la provincia. Brucia anche la discarica di Bellolampo

incendio

Fumo denso e scuro e fiamme visibili anche a distanza, specie col calare della sera, come mostra la foto che ci ha gentilmente inviato la nostra lettrice Gabriella Lo Iacono.

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A Palermo e provincia da ore le squadre dei vigili del fuoco, della forestale e della protezione civile tentano di arginare le fiamme divampate in più punti. Da Capo Gallo a Pizzo Sella, poi Villabate, Cefalù, Misilmeri, Bolognetta, Partinico. In azione anche i canadair. Anche oggi sono state decine le richieste di intervento, non solo per i roghi, ma anche per soccorrere persone rimaste bloccate negli ascensori a causa di altri blackout.

A complicare le cose anche un’incendio divampato tre ore fa nelle vicinanze della quarta vasca nel polo impiantistico di Bellolampo. Lo comunica il comune di Palermo. “La Rap ha tempestivamente attivato tutte le procedure previste in questi casi per circoscrivere i focolai” fanno sapere dall’amministrazione. Per contenere i danni e abbassare il livello di ossigeno che alimenta le fiamme si sta utilizzando la terra in quantità massiccia. Il presidente della Rap, Giuseppe Todaro, ha raggiunto il polo di Bellolampo ed assieme al dirigente dell’Area impianti Massimo Collesano stanno coordinando gli interventi con gli operatori e i tecnici della Rap.

Il comune di Palermo sottolinea l’immane impegno profuso degli operatori della Rap che con 50 gradi non abbandonano il campo per evitare danni ulteriori e scongiurare il blocco della raccolta dei  rifiuti in città. L’amministrazione ha chiesto la collaborazione della cittadinanza a non conferire dalle prossime ore e fino a domani i rifiuti nei cassonetti.

“Da oltre due ore – spiega il presidente Todaro – la Rap con il Dumper trasporta terra e con le nostre pale in mezzo al fuoco stiamo tenendo sotto controllo l’area della discarica colpita dai focolai. La situazione purtroppo non è semplice, tutt’altro. Le eccessive temperature favoriscono infatti l’accensione di altri focolai, che si sviluppano in pochi secondi rendendo particolarmente complicato il lavoro di tutti gli operatori coinvolti nello spegnimento delle fiamme. Anche per questo sento il dovere di ringraziare chi in questo momento sta lavorando in condizioni veramente proibitive“.

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