Sono immagini che resteranno a lungo nella memoria quelle di Oliveri e del promontorio del Tindari, minacciati dalle fiamme e avvolti dal fumo denso per un incendio divampato nel primo pomeriggio, nelle colline circostanti e arrivato alla periferia del centro abitato. Il primo cittadinio Francesco Iarrera ha attivato il COC e chiesto ai cittadini di evacuare le abitazioni in via precauzionale, raggiungendo il campo sportivo.
A far fronte all’emergenza i vigili urbani, gli assessori, i carabinieri, gli uomini della polizia di Stato e i volontari della Misericordia di Falcone. A dare supporto anche i sindaci di Tripi, Furnari, Falcone e Raccuja. Allontanati dalle loro abitazioni anziani e persone con difficoltà respiratorie, condotti al centro di raccolta istituito all’oratorio del Comune di Falcone con i mezzi della Protezione civile e le ambulanze messe a disposizione da alcune ditte locali. Anche alcuni turisti si sono temporaneamente allontanarti dal comune. Il fumo ha infatti reso l’aria irrespirabile. Danni ad alcune abitazioni e a capannoni in zona Stazione. Evacuate via De Gasperi, via Garibaldi, zona Castello e Padre Pio e il centro di accoglienza per minori non accompagnati. Provvidenziale l’intervento di un’autobotte arrivata dal comune di Terme Vigliatore, grazie alla quale è stato possibile scongiurare il peggio in un deposito di gpl assediato dalle fiamme e a rischio eplosione.
Ma i danni maggiori si sono registrati nella parte alta del territorio: distrutto il tetto dell’antico castello e dell’annessa chiesetta, in fumo i capannoni di aziende zootecniche ed ettari di terreno. L’autostrada A/20 è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni di marcia. Un muro di fiamme e fumo ha costretto gli automibilisti a fare inversione e tornare indietro. Scene apocalittiche. Distrutta dalle fiamme la stazione di servizio Tindari in direzione Messina, con danni ingentissimi e dove i volontari di vigili del fuoco di Mistretta hanno fatto appena in tempo a spegnere le fiamme che avevano avvolto una pompa di benzina. Interdetta al traffico anche la Statale 113 in direzione Tindari dal bivio di via Garibaldi. I residenti di via Stazione e delle case popolari sono rimasti fuori dalle proprie abitazioni fino a tarda sera per alcuni focolai ancora attivi.
Gli sfollati sono stati accolti nella sala del consiglio comunale dove è stata prestata loro assistenza. Una squadra dei vigili del fuoco ha fatto poi da “scudo” a protezione del centro del paese e di Marinello fino a notte fonda. Il cessato allarme è arrivato poco prima di mezzanotte, via social.