Continuano a salire i prezzi del carburante, mentre il governo tenta una stretta sull’aumento ingiustificato, con controlli alle stazioni di servizio.
Secondo gli ultimi dati ufficiali del Mimit il prezzo medio della benzina nella settimana dal 7 al 13 agosto era di 1,939 euro al litro con aumento dello 0,51% rispetto alla settimana precedente, mentre quello del gasolio è di 1,827 con un +1,74%. Più salato il conto per chi fa ha fatto rifornimento in autostrada: il 14 luglio fare benzina al self service è costato mediamente 2,015 euro al litro, il gasolio 1,921 euro.
Sulla questione è intervenuto nelle ultime ore il Ministro delle Imprese Adolfo Urso: “Il prezzo industriale della benzina depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania” ha detto il ministro, aggiungendo che “le quotazioni internazionali medie della scorsa scorsa settimana mostrano, rispetto al mese precedente, aumenti analoghi a quelli del prezzo alla pompa”. Affermazioni non condivise da opposizioni e associazioni dei consumatori.
Intanto nel periodo ferragostano, visto l’aumento dell’utenza stradale connesso all’esodo estivo, la Guardia di Finanza ha intensificato i controlli in materia di trasparenza dei prezzi. Dal 1° agosto 2023, è infatti obbligatorio per gli esercenti, esporre non solo il prezzo di vendita praticato, ma anche i prezzi medi regionali per gli impianti situati sulla rete stradale, e quelli nazionali per i distributori delle Autostrade, secondo i valori indicati dal Ministero delle Imprese.
Dal 1° al 15 agosto 2023, sono state eseguite 1.230 ispezioni, 85 in autostrada e 1.145 sulla rete stradale, con 325 casi di irregolarità accertate. Il bilancio è di 789 violazioni contestate, di cui 363 per mancata esposizione dei prezzi e/o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati e ben 426 per inosservanza degli obblighi di comunicazione all’“Osservaprezzi carburanti” al Mise. I gestori, infatti, devono settimanalmente comunicare allo Stato i prezzi di vendita praticati al pubblico.
Le ispezioni della Guardia di Finanza, sono finalizzate a verificare anche il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto e ad acquisire elementi utili per accertare eventuali ipotesi di condotte lesive della libera concorrenza. I controlli continueranno nelle prossime settimane.