Si è svolta domenica 13 agosto la prima rimpatriata dei “ragazzi” di Coltura, contrada di Castell’Umberto, nati negli anni 60-70-80.
L’idea, nata da Salvatore Tascone, è stata accolta con grande entusiasmo da tutta la borgata ed ha raccolto più di 80 persone. L’obiettivo era quello di riunire quel gruppo di giovani che hanno condiviso l’intera adolescenza nella contrata ma che poi, per svariati motivi, sono andati a vivere altrove.
La giornata ha avuto inizio con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di San Francesco, luogo di culto e aggregazione della contrada. La funzione, celebrata da Padre Calogero Tascone, ha avuto come fine non solo quello rispolverare i vecchi tempi ma anche di ricordare quanti compaesani non ci sono più. Il gruppo si è poi incamminato per raggiungere la fontana e la scuola elementare, frequentata a suo tempo da tutti presenti. Emozione e gioia hanno caratterizzato la giornata trascorsa tra un ricordo e l’altro, tra il racconto di marachelle e aneddoti giovanili.
Toccanti i discorsi del Maestro Bastiano e Ciccino, ormai ultraottantenni, che hanno accolto con gioia l’invito. Ad essere presente alla rimpatriata è stata anche Veronica Armeli, avvocato e neo sindaco del paese, la quale, avendo vissuto a Contura per 10 anni, si è detta felice di questa iniziativa che ha permesso a tutti di visitare luoghi dell’infanzia e di rivedere amici con i quali si erano persi i contatti.