giovedì, Ottobre 31, 2024

Borghi dei Tesori Fest, III edizione ad Alcara Li Fusi, Frazzanò, Mirto, San Piero Patti e Tripi

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Si potrà ascoltare un concerto in un’antica tomba sicana o visitare una cava di marmo, osservare gli animali fantastici su un bassorilievo o perdersi tra stucchi delicati, contare quanti borghi possiedono un rabat arabo e quanti un castello federiciano, immergersi in una sorgente termale nascosta o sedersi tra i banchi di una classe ai tempi della monarchia; contare gli ulivi secolari o salire su una barca e perdersi tra due mari. E assaggiare, dovunque: scoprire che il Fiorello ha un cugino pantesco, che un formaggio può chiamarsi Nuvola, che le lasagne si cucinano in piazza e possono diventare un bene comune.

Perché la Sicilia si scopre mettendo in campo tutti e cinque i sensi, nessuno escluso. Si potrà fare tanto: tre weekend, 37 borghi  sparsi come tessere di un unico mosaico siciliano, circa 200 tra siti, passeggiate ed esperienze e 400 giovani coinvolti per raccontare una Sicilia del tutto sconosciuta che va dalle Madonie ai Nebrodi, da una punta all’altra.

Torna per il terzo anno Borghi dei Tesori Fest – da sabato 26 agosto a domenica 10 settembre – e si prepara a ricevere una marea compatta di visitatori appassionati: l’anno scorso sono stati oltre 12mila, e quasi tutti hanno visitato più comuni, con i più conosciuti a far da catalizzatore per gli altri.  I borghi di questa edizione 2023 rappresentano otto province: sui Nebrodi ci sono Alcara Li Fusi, Frazzanò, Mirto, San Piero Patti e Tripi.

A Tripi si potrà visitare l’antica Abakainon e il villaggio Eras di Borgo Schisina, un bordo rurale dimenticato, che sotto il fascismo venne costruito dal nulla e poi abbandonato: una vera e propria città fantasma con ambienti surreali e fuori dal tempo. A Frazzanò c’è l’unico monastero basiliano di Sicilia, ma anche Palazzo Fragale, che presto rinascerà diventando la biblioteca storica e il museo del borgo. Ad Alcara Li Fusi c’è San Pantaleone con l’organo seicentesco, tra i più antichi della Sicilia; e il museo di arte sacra, con un Cristo in cera col costato aperto e gli organi interni visibili.. Nelle botteghe e nelle case di San Piero Patti si parla ancora un particolarissimo dialetto gallo-italico, ma una visita la meritano i laboratori del convento dei Carmelitani dove si tramanda l’arte antica della tessitura. Infine Mirto, altro borgo dove degustazioni e visite enogastronomiche inedite la faranno da padrone, scoprendo una startup innovativa che porta il cibo siciliano nel mondo o partecipando a una masterclass sugli odori dei Nebrodi.

Tre weekend secondo la formula rodata delle Vie dei Tesori, di cui il festival dei Borghi è una costola: il 26 e 27, agosto, il 2 e 3 poi il 9 e 10 settembre, sempre sabato e domenica, i borghi apriranno e animeranno i “tesori di famiglia”. Con un’attenzione particolare per il gusto: praticamente ogni comune ha pescato nelle sue tradizioni culinarie più autentiche per cucire esperienze, showcooking, degustazioni, visite a vigneti, caseifici, uliveti, persino pasticcerie e macellerie.

QUI tutte le informazioni.

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