Ancora una morte sul lavoro, ancora sangue versato da un operaio. A perdere la vita a seguito di una caduta da un ponteggio un operaio di 54anni, Tindaro Munafò.
La tragedia è avvenuta intorno all’ora di pranzo di ieri, a Scala Torregrotta. L’uomo stava effettuando dei lavori in un’abitazione privata, quando sarebbe caduto da un ponteggio, riportando gravi ferite. Sul posto i sanitari del 118, che a quanto pare nulla hanno potuto fare per salvarlo. Da quanto appreso l’uomo è deceduto sul colpo: fatali le ferite riportate alla testa.
Sul luogo dei fatti sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Milazzo, coordinati dal capitano Andrea Ortolani, che stanno effettuando tutti gli accertamenti del caso. In particolare, si sta verificando se il cantiere fosse stato realizzato nel rispetto delle norme di sicurezza. Intanto la salma dell’uomo è stata trasferita al Papardo di Messina è a disposizione dell’autorità giudiziaria: probabilmente verrà eseguita l’autopsia nelle prossime ore. La morte di Tindaro, grande ed onesto lavoratore ha lasciato il segno nella comunità di Torregrotta. Un dolore insopportabile per la famiglia, che aveva già vissuto una tragedia simile. Tindaro era infatti, lo zio di Alessandra, una bambina di soli 10 anni che nel 2013 perse la vita precipitando da un lucernario nella sua casa di Scala Torregrotta. Una disgrazia che si ripete 10 anni dopo.
Sono numerosi, intanto, i messaggi di cordoglio apparsi sui social da parte di familiari e conoscenti del 54enne. “Non si può continuare a morire lavorando. Riposa in pace”, scrivono in molti sui social network. “Fai buon viaggio zio speciale. Voglio ricordarti così sempre sorridente”, è il pensiero del nipote Francesco, il quale ha deciso di pubblicare una foto in compagnia del 50enne mentre condividevano il posto di lavoro. Un’altra morte bianca, l’ennesima in Sicilia.