Posti di lavoro che si perdono, economia più fragile e condizioni precarie del tessuto sociale. E’ allarme sui dati che riguradno le imprese in provincia di Messina, dove da aprile a giugno hanno chiuso 1768 attività, a fronte di 652 aziende aperte. Un saldo negativo a meno 1.116 imprese, contro quello positivo, registrato nello stesso periodo 2022 con un + 387. In maggior sofferenza sono commercio e costruzioni, ma le cose vanno meglio nell’alberghiero, nella ristorazione e nel manufatturiero.
Sui dati, resi noti dalla Camera di Commercio di Messina, pone l’attenzione il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, che ha chiesto di approntare subito una strategia per recuperare, rilanciando sulla realizzazione del ponte che può rendere la provincia attrattiva per gli investimenti.