domenica, Settembre 8, 2024

Caronia Marina, appello di un centinaio cittadini per contrastare l’erosione costiera. Intanto il contratto di costa si è arenato

caronia marina 2

Che fine ha fatto il contratto di costa? Se lo chiedono i cittadini della costa tirrenica e in particolare quelli di Caronia Marina, dove il fenomeno dell’erosione costiera sta divorando l’arenile nel tratto compreso tra Villa Maria Giovanna e località Pietra Grossa, dove, oltre alla balneazione, ci sono abitazioni e il collettore fognario principale, che, alla prima violenta mareggiata, rischia di subire seri danni, con conseguenze anche di carattere igienico-sanitario e ambientale. A sollevare la questione, un centinaio di persone che hanno firmato un appello rivolto al sindaco di Caronia, Giuseppe Cuffari e al responsabile dell’area tecnica del comune, chiedendo di attivarsi formalmente nei confronti del commissario di governo per il contrasto al dissesto idrogeologico, unico interlocutore ed attuatore del progetto del contratto di costa tirreno 1.

La nota, dello scorso 7 settembre, è corredata da un breve excursus sul fenomeno erosivo in quel tratto, redatto dal geologo Nicolò Rundo, cittadino caronese, con tanto di dati e foto a corredo e ricorda che nel Piano di assetto idrogeologico il tratto in questione è considerato a rischio R4, quindi dovrebbe avere priorità massima di intervento. Eppure dal 2019 ad oggi, nulla è stato fatto. Rundo spiega anche che durante le mareggiate invernali si formano cumuli di sabbia e ghiaia provenienti da ovest, che però in assenza di opportuni interventi, vengono dispersi e suggerisce un intervento di ripascimento artificiale opportunamente progettato per stabilizzare i volumi di sedimento che saranno immessi nel flusso litoraneo.

I cittadini chiedono interventi celeri, prima che sia necessario ricorrere a soluzioni emergenziali, come le “barriere radenti di massi” ritenute “non compatibili con lo stato dei luoghi e gli interessi della comunità” . Interventi, inquadrati quindi in un contesto più ampio, che tenga conto dell’impatto complessivo e a lungo termine delle opere realizzate sul litorale, così come nello spirito del contatto di costa 1, la cui progettazione è stata avviata, ma il cui iter, allo stato sarebbe arenato per vari intoppi burocratico-istituzionali. Ci si chiede quali sono le criticità e i nodi da sciogliere che da due anni bloccano la procedura. Il Sindaco di Caronia, Giuseppe Cuffari, ha dichiarato di aver avviato ogni iniziativa per farsi portavoce dell’istanza presentata dai sui concittadini presso la Regione. Anche Legambiente Nebrodi, da sempre impegnata sul tema della tutela delle coste dall’erosione, sostiene la petizione dei cittadini. “E’ chiaro che servono interventi urgenti per mettere in sicurezza le case ed servizi.” dicono gli ambientalisti “E quelli proposti dal geologo Rundo sono in linea con gli obiettivi che regione e sindaci del litorale hanno condiviso col contratto di costa. Ma serve pure sbloccare i progetti quadro del contratto, che dovevano essere già operativi.” conclude Legambiente.

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