Era stato rinviato a giudizio per detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente destinata allo spaccio, ma al termine del processo a suo carico è stato assolto perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato.
I fatti di questa vicenda giudiziaria si riferiscono all’aprile 2018, quando i carabinieri di Capo d’Orlando avevano tratto in arresto un giovane del luogo. Recatisi presso la sua abitazione, avevano trovato materiale per il confezionamento, circa due grammi di marijuana e una coltivazione di piantine di cannabis all’interno della stessa abitazione.
Da qui il rinvio a giudizio davanti al giudice monocratico del tribunale di Patti Giuseppe Turrisi. A conclusione del processo il giudice, accogliendo la tesi del legale della difesa, l’avvocato Daniele Corrao (nella foto), ha assolto l’imputato dal reato di coltivazione delle piantine e detenzione a fini di spaccio, perchè la sostanza rinvenuta non possedeva il principio attivo sufficiente alla configurazione del reato.
Il legale della difesa ha evidenziato inoltre che, in base alle analisi condotte sulla sostanza, il totale di principio attivo complessivo ricavabile era da considerarsi inferiore alla soglia punita dalla legge penale, trattandosi semmai di coltivazione destinata ad uso esclusivamente personale, cosí come anche la detenzione di due grammi di marijuana.
Il giovane è stato quindi assolto perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato.