venerdì, Novembre 22, 2024

14 anni fa l’alluvione di Giampilieri, il ricordo di quelle 37 vittime innocenti

People walk through debris and mud in Giampilieri near Messina, southern Italy, Saturday, Oct. 3, 2009, the day after rivers of mud unleashed by heavy rains flooded parts of the Sicilian city of Messina, causing victims and several people missing. (AP Photo/Carmelo Imbesi)
People walk through debris and mud in Giampilieri near Messina, southern Italy, Saturday, Oct. 3, 2009, the day after rivers of mud unleashed by heavy rains flooded parts of the Sicilian city of Messina, causing victims and several people missing. (AP Photo/Carmelo Imbesi)

Ricordare non è soltanto doveroso. E’ necessario. Lo è soprattutto perché tragedie come quella del 1 ottobre 2009 non si possono certamente dimenticare. Sono passati quattordici anni e il dolore è sempre lo stesso. Specie per i familiari delle vittime trascinate via dall’acqua e dal fango, in una notte di inizio ottobre.

Quando lo scirocco lasciò il posto a una pioggia impetuosa che seminò morte, distruzione e disperazione a Giampilieri, Scaletta Zanclea, Santo Stefano Briga. Tre centri diventati il centro d’Italia per qualche giorno, quando qui tutti vennero a constatare e rilevare. Per poi andare via, dicendo che non si può costruire su un fiume e pensare che vada sempre bene. Come sempre, vittime di serie A e Serie B.

Però intanto, quei 37 morti ci sono stati e oggi vivono nella memoria collettiva. Ma questo non basta.

Storie nelle storie. Come quella di Simone Neri. Il sottocapo della Marina Militare che morì dopo avere salvato otto vite umane. Fu travolto dal crollo di una parete mentre cercava di salvare un altro bambino. Gli hanno intitolato vie e piazze, persino un monumento sul lungomare barcellonese di Spinesante.

Tra le 37 persone che in quella tragedia persero la vita, c’era anche Carmelo Ricciardello, di Brolo. Era lì, stava lavorando.

Un giorno tragico per tanti, dove il ricordo si mischia con la rabbia, con rassegnazioni mai sopite, con la voglia di giustizia. Ovviamente a Brolo, in particolare il pensiero va a quel padre di famiglia. Rientrava a casa dopo una giornata di lavoro e si trovò lì in quel momento maledetto. Fu tragicamente inghiottito dal fango. Non venne più ritrovato, né lui né il suo mezzo inghiottito, trascinato a mare.

Un disastro, quello di Giampilieri, che ha scosso tante comunità, che racconta drammi di famiglie, colpe di una politica disattenta, di dissesti idrogeologici che si potevano evitare. Un dramma che che ha toccato il cuore di Brolo.

Citiamo i loro nomi uno per uno: Francesco e Lorenzo Lonia, Maria Letizia Scionti, Salvatore Scionti, Pasquale Simone Neri, Monica Balascuta, Carmela Maria Barbera, Santi Bellomo, Carmela Cacciola, Giuseppa Calogero, Concetta Cannistraci, Roberto Carullo, Luigi Costa, Ketty De Francesco, Elena De Luca, Francesco De Luca, Ilaria De Luca, Agnese Falgetano, Letterio Laganà, Maria Li Causi, Teresa Macina, Leo Maugeri, Christian Maugeri, Letterio Maugeri, Francesca Micali, Carmela Olivieri, Katia Panarello, Santina Porcino, Maria Restuccia, Carmelo Ricciardello, Martino Scibilia, Bartolo Sciliberto, Alessandro Sturiale, Onofrio Sturiale, Giuseppe Tonante, Salvatore Zagami. E un’ultima persona, mai riconosciuta.

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