La Cgil funzione pubblica ha messo in mora il comune di Capo d’Orlando per la mancata liquidazione degli arretrati contrattuali 2019/2021. Per questo ha inviato una diffida al sindaco del comune paladino e anche al segretario generale, al responsabile dell’area economica e al collegio dei revisori dei conti.
Una posizione assunta dal sindacato perché il comune a tutt’oggi non ha provveduto alla liquidazione degli arretrati contrattuali 2019/2021 e non ha ancora sottoscritto la contrattazione decentrata per l’anno 2023.
Già con note pec del 21 marzo e 17 aprile scorso era stato chiesto il pagamento degli arretrati contrattuali 2019/2021, che dovevano già essere liquidati a tutti i dipendenti a partire dal mese di dicembre 2022, per importi che vanno da 1.565 a 2.900 euro a seconda della posizione economica e dalle ore contrattuali.
Queste somme arretrate, pagate successivamente al 31 dicembre 2022, dovranno essere assoggettate a tassazione separata. La sottoscrizione della contrattazione decentrata 2023 deve avvenire entro l’anno corrente, perché i dipendenti comunali non perdano ancora una volta quanto dovuto per sevizi ed indennità contrattuali
Altra richiesta riguarda la costituzione ed attivazione dell’organismo paritetico, quale organismo, previsto ed esteso, a tutti gli enti con più di settanta dipendenti.
La Cgil, nel rinnovare queste richieste, ha inviato la diffida, mettendo in mora il comune paladino, “in caso contrario si vedrà costretta, a adire le vie legali, in difesa degli interessi dei propri iscritti e dei dipendenti.”
Il documento è stato firmato per la Rsu fp Cgil da Giuseppe Lanza Cariccio, Antonello Lanza, Anna Paternò e Giacomo Campisi, poi per la Cgil fp Territoriale da Nino Pizzino (nella foto) e dal segretario generale fp Cgil Francesco Fucile.