Da sempre il cibo è stato un divulgatore di cultura: riunirsi attorno ad una tavola imbandita, assaporare un gusto nuovo, scoprire sapori legati ai popoli che li utilizzano e li diffondono, accresce il dialogo e l’integrazione culturale e sociale. Il cibo è l’elemento distintivo di una comunità, di un luogo, di un territorio che vuole far conoscere la propria identità oltre alla qualità degli alimenti prodotti. Da qualche anno si sta puntando alla tutela della biodiversità per proteggere soprattutto l’ambiente, guardare ad una produzione alimentare che sia sostenibile e compatibile con i bisogni e le esigenze di una società troppo spesso bersagliata da produzioni realizzate in laboratorio.
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Alimentarsi in modo consapevole e responsabile aumenta la conoscenza, tramanda le tradizioni patrimonio di intere generazioni orgogliose della loro tipicità e delle loro tradizioni. Nel mondo il divario tra ricchezza e povertà è sempre più accentuato e manifesto soprattutto in questo periodo storico in cui, la guerra tra Russia e Ucraina ha messo in evidenza la difficoltà dei popoli africani di approvvigionarsi del grano prodotto fondamentale per la sopravvivenza umana.
La scorsa settimana, in occasione della giornata dell’alimentazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita alla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha dichiarato: “Un delitto rendere cibo e acqua strumenti di guerra” ed ancora “Contrastare la fame costituisce una preziosa opera di pace”.
In questi giorni MeetTourism Messina 2023, si sta occupando anche di cibo legato al territorio, nella consapevolezza che, valorizzando le eccellenze locali e le sue tradizioni che vengono tramandate da padre in figlio, si accresce la conoscenza della città, del suo modo di fare accoglienza e si diffondere la cultura. A Palazzo Zanca celebrato il 70° anniversario della Fondazione dell’Accademia Italiana della Cucina a Messina il delegato è Francesco Trimarchi, fondata nel 1953, a Milano, da Orio Vergani. Uno degli obiettivi della Fondazione è quello di divulgare tutti gli elementi storici, economici, sociologici, gastronomici, nutrizionali e tecnici, legati alla cucina italiana oltre alla ricerca della cultura gastronomica di ogni singolo territorio.
Presenti il Sindaco Federico Basile, il coordinatore del corso di Laurea in Scienze Gastronomiche dell’Università di Messina Francesco Cacciola, il direttore del Centro Studi Territoriali della Sicilia Orientale AIC, Attilio Borda.
Nel corso della manifestazione è stato assegnato, a due artigiani della produzione alimentare messinese, la pasticceria Delia di Messina e il laboratorio Don di Rometta, il premio Dino Villani. Questo riconoscimento viene conferito agli artigiani che esaltano il gusto nelle loro realizzazioni, utilizzano materie prime di ottima qualità e ne certifica a tracciabilità. Il Sindaco Federico Basile, nel riconoscere l’utilità culturale dell’Accademia e, il lavoro svolto per valorizzare le tradizioni gastronomiche legate al territorio, “ha mostrato la sua piena soddisfazione per i riconoscimenti assegnati agli artigiani messinesi, testimonianza di un lavoro portato avanti teso ad esaltare alcuni prodotti tipici della tradizione della pasticceria locale”.
La Fondazione della Accademia Italiana della Cucina, dal 2003 ha ottenuto il riconoscimento quale “Istituzione Culturale” della Repubblica Italiana dal Ministero per le Attività e i Beni culturali. In occasione del 70°anniversario della fondazione, Poste Italiane insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha emesso un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano”. La cena ecumenica di quest’anno è stata dedicata a: “Il riso, il mais e gli altri cereali (grano, farro, orzo, avena, segale) nella cucina della tradizione regionale”.