Danni per migliaia di euro per le attività imprenditoriali e soprattutto per quelle turistiche, ingenti danni alle colture, impianti elettrici, telefonici e idrici. Un bilancio ancora da quantificare nel territorio di Gioiosa Marea, che ha salutato come liberatoria la pioggia caduta sabato, utile a spegnare, seppur con l’ausilio di alcuni mezzi aerei, i due focolai che ancora insistevano nella zona alta di Capo Schino e nella frazione Magaro.
Tante le aree devastate dal fuoco, che ha avuto origine nella zona di Galbato alle 3 del mattino del 20 ottobre; alimentato dal vento di scirocco si è velocemente esteso nella località di Rocca, Ringata, Santo Stefano, Marotta, Palombaro, Villa Ridente, Capo Calavà, Villa Giulia, Villa Smeralda, Razzà, Monte Pizzicalori. Un territorio ferito soprattutto dal punto di vista delle strutture ricettive, se si pensa che i roghi hanno interessato le zone a maggiore vocazione turistica, da Villa Ridente a Capo Calavà.
Il sindaco Giusi La Galia, in attesa di presentare il bilancio dei danni, ha ricordato come i soccorsi abbiano operato in condizioni proibitive e quanto numerosi siano stati gli interventi e le presenze sul territorio: dalla polizia municipale ai Rangers Intenational di Gioiosa Marea e di Ucria, i Nois di Sant’Agata Militello, i gruppi di volontari della protezione civile provenienti da Piraino, Brolo, Patti, Sinagra, Torrenova, Giardini Naxos, Sciacca, Palma Montechiaro, Santo Stefano Quisquina e Licata coordinati dagli architetti Maurizio Venuto e Francesco Benedetti del dipartimento regionale della protezione civile, i vigili del fuoco provenienti dai distaccamenti di Sant’Agata di Militello, Catania Nord, Enna e Palermo, gli uomini del corpo forestale del distaccamento di Patti, gli agenti del commissariato di Polizia di Patti coordinati dal vice questore aggiunto Salvatore Di Blasi, i carabinieri coordinati dal comandante della compagnia di Patti tenente colonnello Salvatore Pascariello, i volontari della Croce Rossa sezione Tirreno Nebrodi, con amministratori e consiglieri comunali di Gioiosa Marea e del sindaco di Piraino Salvatore Cipriano.
Costante è stato il raccordo con il centro di coordinamento del soccorso istituito presso la Prefettura di Messina con a capo il vicario del Prefetto Patrizia Adorno che ha pianificato azioni coordinate di soccorso e assistenza. Sabato scorso, nelle zone devastate dal fuoco, si è svolto un sopralluogo con il direttore della protezione civile regionale Salvatore Cocina e con Bruno Manfrè, responsabile provinciale delle protezione civile con i quali si è concordato di giungere ad una rapida stima dei danni subite sia dalle proprietà pubbliche che da quelle private per ottenere i necessari ristori.