I giudici della terza sezione del Tar di Catania hanno annullato tutti gli atti amministrativi adottati dal comune di Patti con i quali era stata disposta l’aggiudicazione dei primi interventi di manutenzione straordinaria urgenti degli edifici della compagnia dei carabinieri di Patti all’impresa “Segipa srl” di Mistretta. E’ stato pertanto accolto il ricorso della “Urania Costruzioni srl” di Messina.
L’impresa messinese, rappresentata dagli avvocati Giovanni e Giuseppe Immordino, si è opposta al comune di Patti, all’assessorato regionale infrastrutture e mobilità e all’Urega di Messina; il ricorso è stato presentato nei confronti della”Segipa srl”, originaria aggiudicataria dell’appalto, rappresentata dall’avvocato Benedetta Caruso.
Nella premessa dei fatti che hanno fatto scaturire il ricorso al Tar, è stato evidenziato come il comune di Patti avesse invitato quindici operatori economici a partecipare alla procedura negoziata senza bando per l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria degli edifici della compagnia dei carabinieri localizzata in corso Matteotti a Patti, per un importo complessivo di oltre un milione di euro, fondi ottenuti grazie ad un finanziamento regionale.
L’Urega, con verbale del 29 dicembre 2022, propose l’aggiudicazione a favore della “Segipa”, risultata prima in graduatoria, dichiarando seconda classificata la “Urania”. In avanti un’altra ditta esclusa dalla gara, presentò istanza di annullamento in autotutela e fu riammessa. A quel punto, ricalcolando la soglia di anomalia, con verbale del 27 gennaio scorso, fu ufficializzata una nuova graduatoria, nella quale risultava prima classificata la “Urania”, nei cui confronti fu inoltrata la proposta di aggiudicazione.
Questa decisione fu contestata dalla “Segipa”, ritenendo che la ditta riammessa in graduatoria dovesse essere comunque esclusa, per aver partecipato con un attestato non valido ai fini della gara; l’Urega, condivise le ragioni della “Segipa”, rideterminò nuovamente la soglia di anomalia, individuando come prima in graduatoria la “Segipa”, a favore della quale propose l’aggiudicazione.
La “Urania”, dopo aver chiesto invano all’Urega e al comune di Patti di riaprire la gara, presentò ricorso ed ottenne l’accoglimento della sospensiva sia dal Tar che dal Cga. Concluso questo passaggio, si attendeva l’esame nel merito.
Il Tar di Catania ha disposto che non doveva essere esclusa la ditta, che, solo per un breve periodo, era stata riammessa, pertanto, com’è scritto in sentenza, illegittimamente l’amministrazione ha revocato l’aggiudicazione disposta nei confronti della “Urania”. Da qui il ricorso è stato accolto e annullati tutti i provvedimenti oggetto della contestazione.