Una cerimonia semplice incentrata all’essenzialità quella che si tenuta stamani a Messina, in occasione della “Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate”. Stiamo vivendo un periodo storico molto complicato nel quale, diverse nazioni sono in guerra tra di loro, dove il fanatismo religioso viene estremizzato da persone che pensano di utilizzare il loro credo, mortificando e usando violenza nei confronti di altri individui che hanno una visione opposta rispetto alla loro.
Le forze armate italiane da sempre, stanno dimostrando di essere, non uno strumento di guerra bensì, di pace. Infatti, stanno partecipando con grande impegno, professionalità ed umanità ad operazioni di pace, per contribuire e stimolare la crescita degli Stati dove prestano la loro opera. Un impegno sia nell’ambito dell’ONU che, della NATO e dell’UEvolto al mantenimento della pace. Determinante la presenza in Africa protesa a salvaguardare i cittadini vittime di violenze e violazioni sistematiche dei diritti umani.
Non passa giorno che Papa Francesco va affermando che “il mondo ha bisogno di dialogo, ha bisogno di pace, ha bisogno di uomini e donne che ne siano testimoni”. Ancora, Papa Francesco rivolge invito, soprattutto i capi di Stato, a mettersi “alla scuola dei martiri del dialogo che, hanno percorso con coraggio questa strada per essere costruttori di pace”.
Accorato l’appello di Papa Francesco affinché tutti gli uomini “vivano senza paura la sfida della fraternità, anche quando richiede fatiche e rinunce; il nostro mondo e anche la Chiesa hanno bisogno di testimoni di fraternità: che voi possiate essere così”. Chissà se questo invito è stato raccolto o, se come spesso accade, è passato inascoltato. A Piazza dell’Unione Europea oggi erano presenti il Reparto Interforze, composto da rappresentanze dell’Esercito, dell’Arma dei Carabinieri, della Marina Militare, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dell’Aeronautica militare. Hanno presenziato il prefetto Cosima Di Stani, il sindaco Federico Basile e diverse autorità civili, religiose e militari. Per l’occasione, il Prefetto ha deposta la corona d’alloro al Monumento ai Caduti della Grande Guerra.
Erano anche presenti i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e della Croce Rossa Italiana, i Gonfaloni della Città di Messina decorato con tre Medaglie d’oro al Valor militare, quello della Città Metropolitana, il Medagliere del Nastro Azzurro, i Vessilli ed i Labari delle associazioni combattentistiche e d’arma e una delegazione di studenti