Oggi a Messina, in via Vittorio Emanuele II, un’ondata di manifestanti provenienti da tutta Italia si è riunita per alzare la voce in difesa del nostro pianeta. I membri del movimento “Ultima Generazione” hanno convergente nella città siciliana per manifestare a favore della giustizia climatica e porre fine all’era dell’energia fossile.
Sul sito ufficiale del movimento, si legge chiaramente: “È giunta l’ora di far pagare i responsabili. Chi investe nell’energia fossile non può permettersi di continuare a danneggiare le nostre case, le nostre vite per puro profitto economico.” Questo grido di protesta riflette la crescente preoccupazione tra i giovani riguardo al cambiamento climatico e all’impatto devastante delle attività umane sull’ambiente.
Una delle richieste centrali del movimento è la creazione di un “Fondo Riparazione” dedicato a riparare i danni al clima globale. Gli attivisti chiedono un fondo preventivo e permanente di 20 miliardi di euro, sempre pronto ad essere utilizzato per risarcire le vittime di calamità naturali ed eventi climatici estremi. Questo significa che le persone che vedono le proprie strade, le proprie case e i propri raccolti devastati da alluvioni, grandinate, gelate fuori stagione e siccità anomale dovrebbero essere ripagate immediatamente.
Tuttavia, l’obiettivo del movimento va oltre la semplice richiesta di fondi. Gli attivisti chiedono che i processi di riparazione siano rapidi ed efficienti, in modo che i fondi non vengano intrappolati nella macchina burocratica italiana. Vogliono che queste risorse siano ottenute riducendo le ingiustizie sociali, includendo il taglio degli extra-profitti delle industrie fossili e l’eliminazione dei sussidi pubblici ai combustibili fossili. Inoltre, il movimento chiede tagli agli stipendi dei manager delle industrie energetiche partecipate dallo stato e della classe politica, nonché una riduzione delle spese militari.
Un Appello per il futuro del pianeta
La manifestazione a Messina è stata pacifica, ma non priva di disagi alla viabilità, come spesso accade in altre parti d’Italia durante le manifestazioni di questo tipo. La Digos della Polizia di Stato e la Polizia Municipale hanno collaborato per garantire la sicurezza degli attivisti e del pubblico, consentendo al movimento “Ultima Generazione” di esprimere il proprio messaggio in modo efficace e rispettoso.
Questa dimostrazione a Messina è solo un esempio del crescente impegno dei giovani e dei cittadini preoccupati per il futuro del pianeta.
Il movimento “Ultima Generazione” e coloro che lo sostengono chiedono un cambiamento significativo nelle politiche e nelle azioni per affrontare il cambiamento climatico e creare un mondo sostenibile per le generazioni future. La questione climatica sta diventando una priorità centrale, e i manifestanti sperano che le loro richieste non cadano nel vuoto, ma portino a una reale azione e a un impegno globale per invertire la rotta prima che sia troppo tardi.
Massimo Scaffidi