Perdita di sedici posti di lavoro e cancellazione di due punti di ristoro e distribuzione carburanti sulla A/20, nel territorio di Oliveri – il “Tindari Nord”, che, al momento, è in funzione ed il “Tindari Sud” – fuori servizio perché completamente distrutto dal fuoco nel corso degli incendi di fine luglio scorso.
Di queste problematiche si è fatto interprete Mario Rampulla, segretario territoriale Confial di Patti, dopo aver saputo che la Kuwait, dalla fine di novembre, sembra abbia deciso di voler lasciare l’area di servizio “Tindari Nord”, quella lato mare, mentre Eni, dal canto suo, ha già comunicato di volersi fare da parte riguardo all’area di servizio “Tindari Sud”, distrutta dal fuoco.
Rampulla ha inviato una richiesta di incontro al presidente del Consorzio Autostrade Siciliane Filippo Nasca, in quanto spetta al Cas di programmare la gestione anche delle due aree di servizio “Tindari Nord” e “Tindari Sud”. L’incontro potrebbe concretizzarsi nel prossimo fine settimana.
Rampulla si è detto preoccupato per la perdita dei posti di lavoro o per l’eventuale trasferimento dei lavoratori in altra sede, evidenziando nel contempo un problema concreto a cui andrebbero incontro gli automobilisti in transito sulla tratta autostradale direzione Messina-Palermo.
Oltrepassata infatti l’area di servizio di Villafranca, c’è al momento quella di “Tindari Nord” e più avanti, ma molto più avanti, quella di Termini Imerese. Chiudendo “Tindari Nord” si può ben comprendere il disagio per gli automobilisti che dovrebbero approvvigionarsi di carburante per tempo, visto che manca un’area di ristoro intermedia tra Villafranca e Termini Imerese.
Per il resto è notorio come le compagnie petrolifere siano consapevoli che in autostrada il rifornimento di carburante è ridotto, da qui la situazione si preannuncia difficile da gestire.
Il presidente del Consorzio Autostrade Siciliane ci ha comunicato che, oltre a dare seguito alla richiesta di incontro del sindacalista Mario Rampulla, entro gennaio 2024 si procederà ad un piano di riqualificazione e valorizzazione delle aree di servizio.
Con questi presupposti bisogna far presto, in modo che vengano mantenuti nelle due aree di servizio i posti di lavoro, accelerando il più possibile le gare d’appalto per riassegnare ad altre aziende che vogliono investire nella ristorazione e distribuzione dei carburanti.