venerdì, Novembre 22, 2024

Sicurezza sui luoghi di lavoro nel settore edile, tavolo di coordinamento permanente in Prefettura a Messina

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Sicurezza sui luoghi di lavoro nel settore edile. Su questo argomento il Prefetto di Messina Cosima Di Stani, ha convocato ieri, presso il Salone di Rappresentanza del Palazzo del Governo, il Tavolo di coordinamento permanente, facendo un’analisi comparativa tra i dati nazionali e della provincia di Messina con quelli risultanti nel medesimo periodo dell’anno precedente, che, pur dando conto di una generale diminuzione dei casi, rivelano una particolare incidenza sul versante degli infortuni con esito mortale. Nel corso della riunione, sono stati analizzati i controlli effettuati dalle forze dell’ordine, Asp, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Inail e Inps. Dai dati forniti dal comando provinciale dei carabinieri  e dall’Ispettorato del lavoro è emerso che, mentre nel 2022, è stata riscontrata una percentuale del 55% di cantieri con varie irregolarità, nell’anno in corso c’è stata una leggera diminuzione (48%) di accertate violazioni. Le ispezioni condotte dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro hanno individuato un basso numero di impiegati irregolari, trattandosi per lo più di accertamenti in sede di appalti pubblici; dai controlli effettuati dal comando provinciale della Guardia di Finanza, soprattutto nel settore privato, si è riscontrata una diretta e proporzionale correlazione tra il lavoro sommerso o in nero e gli infortuni occorsi agli operai. L’Inail ha rilevato come l’aumento degli infortuni mortali in provincia sia in controtendenza alla generale diminuzione degli eventi lesivi con esito meno grave.  Altro dato d’interesse, l’alto numero di incidenti in itinere che confermano l’elevato tasso di incidentalità su strada. L’Organismo Paritetico Territoriale di Messina ha riassunto le attività di assistenza e consulenza espletate nei lavori pubblici, evidenziando come la fenomenologia dei decessi in provincia dia conto di una problematica insistente per lo più nei cantieri privati, sia per il notevole numero degli stessi, sia per una diffusa carenza di formazione. Il Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (SPRESAL) dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina ha evidenziato come a circa il 50% di imprese sono state contestate violazioni riconducibili a carenze nell’adozione di misure di protezione collettive e individuali o al non corretto uso delle attrezzature da parte dei lavoratori pur regolarmente forniti, mentre dalle verifiche di Ispettorato del lavoro, Inps e forze dell’ordine, si ravvisa una stretta correlazione tra lavoro sommerso, rapporti fittizi, irregolarità contributive ed errati inquadramenti dei dipendenti e ditte interessate da sinistri.

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