venerdì, Novembre 22, 2024

Il comune di Linguaglossa inizia il percorso green e si affida all’ecosostenibilità

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Uno dei problemi più complicati che devono affrontare i piccoli comuni, riguarda la gestione dei rifiuti. Conferire in discarica, significa prevedere un esborso enorme di somme di denaro che, quasi mai, trovano copertura in bilancio. Pertanto, risulta inevitabile, andare a gravare sulle tasce dei cittadini. Il piccolo comune di Linguaglossa con i suoi oltre cinque mila abitanti, posto sul versante nord-est dell’Etna, rinomato per il suo settore agricolo e per la produzione di vino doc, olio dop, e nocciole ha avviato un processo di riduzione dei rifiuti soprattutto per abbattere il grave inquinamento ambientale. L’amministrazione comunale, nel suo programma elettorale, aveva dichiarato che si sarebbe occupata di risolvere il problema dei rifiuti; prendendo come esempio virtuoso il piccolo comune siracusano di Ferla, ha intrapreso la strada dell’Ecosostenibilità. Primo obiettivo il “compostaggio”ovvero, il conferimento della frazione organica in una struttura condivisa per poi utilizzare “il compost” per fertilizzare il terreno. Questo processo, non solo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, ma aiuta anche a creare il suolo più fertile e migliorare la salute delle piante. Per questo motivo, l’amministrazione di Linguaglossa, ha dato la possibilità ai suoi cittadini di iscriversi all’albo dei compostatori, dopo aver seguito un apposito corso, realizzato online. Una volta ottenuto l’attestato, automaticamente si beneficerà di uno sgravio sulla bolletta. Non disponendo di professionali in house, il Comune di Linguaglossa ha stipulato un accordo di partenariato con l’azienda New Circular Solutions che, aiuterà l’amministrazione a realizzare la transizione ecologica. “Uniamoci per trasformare Linguaglossa in una comunità più sostenibile e attenta all’ambiente” è lo slogan utilizzato per invogliare i linguaglossesi a percorrere la strada dell’ecosostenibilità. Alessio Musumeci assessore all’igiene ed ambiente, dimostra di avere le idee molto chiare nel seguire il cambiento di rotta che la maggior parte degli Stati stanno adottando. Occorre puntare, afferma Musumeci, “ad azzerare, ove possibile, le emissioni di CO2 e, tassello dopo tassello, considerare l’ecosostenibilità l’unica via di salvezza per l’intero pianeta. Così come altri piccoli comuni, anche Linguaglassa intende raggiungere un equilibrio salutare, fatto di piccoli ma significativi interventi volti a rendere il comune più vivibile ed ecosostenibile”. La pratica del compostaggio, prosegue il giovane assessore, “è uno dei più importanti obiettivi che una comunità può sostenere, facendo proprio il concetto di “Rifiuti 0” e cioè, che tutto ciò che viene prodotto deve essere riutilizzato e riciclato più e più volte”.

Linguaglossa ha avviato questo processo di cambiamento in considerazione del fatto che, in Sicilia ormai le discariche non riescono più ad accogliere rifiuti per cui, bisogna provvedere a spedirle all’estero. È fuor di dubbio che i piccoli comuni spesso rappresentano il motore che fornisce la spinta necessaria alla Regione per cambiare passo, porgendo esempi virtuosi e diffondendo il concetto che green significa dare una nuova vita a tutto ciò che, negli anni, l’uomo è riuscito a distruggere inquinando e violentando la natura. Il cambiamento è iniziato ormai, non si torna più indietro.

 

Salvo Saccà

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