E’ stato revocato il decreto ingiuntivo di circa 178 mila euro che era stato emesso a carico del comune di Gioiosa Marea. Così ha deciso il tribunale di Patti, nella causa civile intercorsa tra il comune tirrenico, rappresentato dall’avvocato Natale Bonfiglio e Banca Ifis spa con sede a Venezia, rappresentata dall’avvocato Vincenzo Palomba.
Con citazione del 19 novembre 2018 il comune di Gioiosa Marea aveva proposto opposizione contro il decreto che il tribunale gli aveva ingiunto di pagare; si trattava di circa 178 mila euro quale corrispettivo per la fornitura di energia elettrica erogata da Enel Energia spa, che aveva poi ceduto il proprio credito a Banca Ifis spa.
Rigettata la richiesta di provvisoria esecuzione, la causa è andata in decisione il 7 dicembre scorso. Il giudice ha evidenziato in sentenza che, come ha eccepito l’avvocato Bonfiglio, nel caso in oggetto non risultasse alcun impegno di spesa, utile ad attestare la sussistenza della copertura finanziaria; da qui ne discende la nullità sia della deliberazione che lo autorizza, quanto del contratto stipulato in attuazione di essa.
Banca Ifis non ha dimostrato né la materiale esistenza dei documenti utili a definire la causa, né che essi fossero stati posseduti dal comune. Per il giudice, poi, non ci sono le prove nemmeno che le forniture di energia elettrica sarebbero state rese in regime di salvaguardia, perchè, visto che la controparte è un ente pubblico, mancava il requisito necessario dell’atto scritto.
Da qui il giudice ha accolto l’opposizione proposta dall’avvocato Bonfiglio e formalizzata per conto del comune, revocando il decreto ingiuntivo; per il resto è stata dichiarata inammissibile anche la domanda di ingiustificato arricchimento proposta in via subordinata da Banca Ifis spa, che è stata condannata a pagare le spese di lite per circa 7500 euro.