7 fucili, alcuni dotati di puntatori laser, 163 munizioni di diverso calibro, un coltello con lama di oltre 20 centimetri ed una cinghia, probabilmente destinata a trascinare le prede. Questo quanto sequestrato sabato 9 dicembre, nel cuore del Parco dei Nebrodi, a Falsone Soprano e Portella Cirino, tra Mistretta e Capizzi dagli agenti del Corpo Forestale della Regione a 10 cacciatori. Tre gruppi che arrivavano da Palermo, Trapani e Nicosia, di cui uno con 10 cani al seguito, ed un altro con 4, sorpresi mentre avviavano una battuta di caccia all’interno della riserva.
Ad attenderli c’erano gli agenti della forestale di Caronia, guidati del commissario Salvatore Scaffidi Fonti, e Mistretta, coordinati dall’ispettore superiore Sebastiano Giordano. Il blitz, che si inserisce nel contesto dei controlli svolti quotidianamente dal corpo forestale regionale all’interno del Parco, ha portato all’identificazione dei cacciatori, per i quali, al termine delle attività di accertamento, scatteranno sanzioni amministrative e il deferimento a vario titolo all’autorità giudiziaria per introduzione di armi ed esercizio dell’attività venatoria in area protetta.
Un’attività di presidio costante nel territorio del Parco, quella del corpo forestale reginale: la scorsa settimana, infatti, è scattato il sequestro di numerosi bovini in località Bruzzolino a Cesarò mentre sulla dorsale dei Nebrodi, i servizi si sono concentrati sulla corretta fruizione della riserva con i mezzi a due quattro e ruote: verificati moto, quad, fuoristrada. 14 i libretti di circolazione ritirati e numerose le sanzioni amministrative elevate.