Saranno conferiti nel primo pomeriggio di oggi gli incarichi per l’espletamento degli accertamenti tecnici e medico legali relativi all’incidente stradale avvenuto lo scorso 7 dicembre sulla SS 113 nel comune di Capo d’Orlando, in cui ha perso la vita l’imprenditore brolese Carmelo Masi, 60 anni ed è rimasta gravemente ferita anche la moglie.
Quella terribile mattina un tir, che viaggiava in direzione Messina avrebbe sbandato mentre percorreva il viadotto Milio, finendo sulla corsia di marcia opposta, dove frattanto procedevano altri tre mezzi. L’impatto più violento con l’Audi su cui viaggiavano i coniugi Masi. Un urto che non ha lasciato scampo al 60enne. La moglie, che occupava il lato passeggero, invece, è stata ricoverata al Policlinico di Messina in rianimazione, dove tuttora si trova, in prognosi riservata. Le sue condizioni sono gravi, ma stabili. Illesi i conducenti di un altro camion e di un auto che seguivano l’Audi, rimasti coinvolti nel sinistro, mentre l’autista del tir, un 39enne di origini tunisine, ha riportato lievi ferite.
Proprio il conducente del mezzo pesante, che ha fatto giusto in tempo a scendere prima che il tir fosse avvolto dalle fiamme, risulterebbe iscritto nel registro degli indagati. La Procura di Patti ha, infatti, aperto un fascicolo sull’accaduto, per omicidio stradale, affidato al sostituto procuratore Alessandro Lia. Nel pomeriggio di oggi verranno, dunque, formalizzati gli incarichi relativi all’esecuzione dell’autopsia sul corpo del 60enne e quelli per gli accertamenti di tipo tecnico per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro. La famiglia Masi sarà rappresentata dall’avvocato Massimiliano Fabio. Intanto a Brolo la comunità si stringe attorno alla famiglia dell’imprenditore scomparso, travolta dall’immane tragedia. Si prega e si spera che la donna rimasta gravemente ferita possa ritornare presto a casa.