L’attenzione della Magistratura sulla gestione Cuzzocrea dell’Università di Messina arriva ad una svolta. Dopo la notifica delle informazione di garanzia l’immediata nota della amministratrice dell’impresa Ricciardello: “Sono più che certa che, sin dal primo confronto con gli inquirenti, non potrà che emergere la linearità della mia condotta e, quindi, la inconsistenza del fatto contestatomi”.
Punto di partenza dell’inchiesta sono stati i rilievi mossi dall’Anac per la gestione degli appalti, delle forniture e dei servizi. Adesso c’è l’atto di conclusione delle indagini preliminari siglato dal procuratore vicario Rosa Raffa e dalla sostituta Francesca Bonanzinga. La Procura ipotizza – si legge negli avvisi di garanzia notificati ieri – per gli otto indagati, i reati di turbativa d’asta e falso del pubblico ufficiale in concorso.
Oltre all’ex rettore di Messina Salvatore Cuzzocrea e al direttore generale dell’ateneo Francesco Bonanno, sono coinvolti gli imprenditori Daniele Zenna, Raffaele Olivo, Giuseppe Cianciolo, Santo Franco, Michelangelo Geraci e Rosaria Ricciardello.
Gli appalti contestati dall’Autorità riguardavano tutta una serie di lavori: efficientamento energetico del patrimonio immobiliare dell’Ateneo; i lavori di restauro conservativo dei prospetti e riqualificazione del patrimonio immobiliare universitario; l’esecuzione dei lavori per la riconversione residenze universitarie in due plessi dell’Università.
La nota immediata da parte di Rosaria Ricciardello dell’Impresa Ricciardello rilasciataci.
In merito al contenuto della informazione di garanzia notificatami nel tardo pomeriggio di ieri 02.02.2024, con cui mi viene contestata una condotta di turbativa d’asta per l’aggiudicazione, in favore della società di cui sono amministratrice, dei lavori di riconversione a residenze universitarie dell’ex hotel Riviera, di proprietà dell’Universita’ degli studi di Messina, in attesa di conoscere, nello specifico, le ragioni dell’addebito, posso solo precisare che la Ricciardello Costruzioni Spa, a seguito di formale richiesta, si è limitata a dichiarare la propria disponibilità ad eseguire detti lavori, per l’importo indicato nel quadro economico, opportunamente ribassato. Sono più che certa che, sin dal primo confronto con gli inquirenti, non potrà che emergere la linearità della mia condotta e, quindi, la inconsistenza del fatto contestatomi.
Intanto le indagini sul “caso rimborsi” sono ancora in corso.
Massimo Scaffidi