Raccolta dei rifiuti a Milazzo, dati incoraggianti nel mese di gennaio dove grazie anche all’operatività del CCR si è raggiunto quasi il 72 per cento. Infatti di questa percentuale, un punto e mezzo riguarda proprio i conferimenti di ingombranti che sono stati depositati dai cittadini presso il Centro di raccolta di contrada Masseria.
Un dato he conferma, suffragato anche dal report ufficiale dell’anno 2023, che Milazzo ha ormai metabolizzato la differenziazione dei rifiuti, raggiungendo, tra i Comuni con popolazione superiore ai 20 mila abitanti, un trend sicuramente importante nella graduatoria delle cittadine virtuose.
Infatti nei 12 mesi appena trascorsi a Milazzo sono stati smaltiti complessivamente 14 milioni di chili di rifiuti (di cui 10 milioni di differenziata e 4 milioni di indifferenziata), pari al 69,50 per cento.
I dati positivi riguardano soprattutto lo smaltimento di plastica e vetro, ma anche di cartone.
«Risultati impensabili sino a qualche anno fa – afferma il sindaco Pippo Midili – anche se sin dall’insediamento abbiamo cercato di invertire la rotta in una città dove praticamente non si differenziava se non per poche percentuali. E grazie all’impegno dei cittadini, ma anche ai sempre più pressanti controlli del Comune nei confronti di alcuni “irriducibili” zozzoni, l’inversione di rotta è avvenuta.
Ogni giorno una città come Milazzo produce circa 16mila buste di spazzatura di qualsiasi tipologia. Se soltanto il 2% di queste, resta a terra, sono 320 buste. Ipotizziamo di avere 32 buste in dieci punti nevralgici di Milazzo, sembra che la città sia sporca, ma di fatto è solo il 2% della popolazione che non ha rispettato il quantum. L’ampiezza del territorio e il fatto che Milazzo abbia delle caratteristiche particolari come costruzioni abitative che sono dei condomini e non case singole in cui si va ad individuare immediatamente chi non rispetta il calendario, rende tutto difficoltoso. Tuttavia, siamo intervenuti con delle fototrappole e abbiamo fatto verbali per oltre 50mila euro. Per la maggior parte già pagati, e quindi abbiamo ristretto queste aree”.