In Sicilia più di uno studente su due sceglie di iscriversi al Liceo. Anche per il 24-25 si conferma la tendenza nelle iscrizioni alla scuola superiore, ma comunque c’è da sottolineare la leggera crescita degli iscritti al primo anno negli istituti tecnici e negli istituti professionali.
Il 10 febbraio è scaduto il termine per le iscrizioni al primo anno delle scuole statali primarie e secondarie di primo e secondo grado. Sono in totale 37.436 i nuovi iscritti alle elementari, 41.254 alle medie, 40.494 alle superiori. Dalla sintesi elaborata dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia emerge che per quanto riguarda i nuovi iscritti nei licei, si è passati dal 63% nell’anno scolastico 2023-2024 al 60,87%, con una diminuzione di circa il 2%.
Sono 11.188 gli iscritti agli istituti tecnici (in leggera crescita, +1,5%) che passano dal 25,9% dell’anno scolastico 2023-2024 al 27,63% per il 2024-2025. Un lieve incremento (+0,4%) si registra anche per le iscrizioni al primo anno negli istituti professionali (4.657), che passano dal 11,1% dell’anno scolastico 2023-2024 all’attuale 11,50%. Tra i 24.649 studenti che hanno scelto il liceo, anche per l’anno scolastico 2024-2025 è lo scientifico in tutti i suoi indirizzi quello preferito, dal 24,74%. Segue il liceo delle scienze umane (14,89%), lo scientifico – opzione scienze applicate (14,24%) e il classico (13,85%). Nella scuola secondaria di primo grado viene richiesto il tempo prolungato (40 ore settimanali) solo dall’1,46% delle famiglie. Prevale la scelta del tempo normale (30 ore settimanali) con il 91,07% delle richieste.
Flop invece per il liceo del “Made in Italy” (in Sicilia ne saranno attivati 17). Come si legge sul sito del ministero dell’Istruzione, gli iscritti al nuovo liceo voluto dal governo sono stati solo 375 in tutta Italia: in pratica lo 0,08% sul totale degli iscritti alle scuole superiori.
“I dati sulle iscrizioni nelle scuole superiori – dice il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Giuseppe Pierro – evidenziano che il trend di crescita degli istituti tecnici e professionali non va letto come contrapposizione tra le diverse aree dell’offerta formativa siciliana, peraltro tutte di alto livello, piuttosto come segno di una maggiore consapevolezza nella scelta sia da parte degli studenti sia delle loro famiglie. Scelte che sono frutto dei percorsi di formazione avviati nelle ultime classi del triennio delle secondarie di secondo grado come previsto dalle linee guida per l’orientamento”.