venerdì, Novembre 22, 2024

Catania, lite per una partita di calcetto termina a colpi di pistola: arrestato 32enne

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Nella notte del 28 novembre dello scorso anno a Catania, al culmine di una lite per questioni legate ad una partita di calcetto, avrebbe tentato di uccidere il cugino sparandogli alcuni colpi di pistola che lo raggiunsero alla coscia destra, a soli tre centimetri dall’arteria femorale.

Il motivo? Una futile lite per una partita di calcetto. E’ ciò che la Procura della Repubblica di Catania contesta ad un uomo di 32 anni, Andrea Calabretta, arrestato con le accusa di tentativo di omicidio aggravato dai futili motivi e porto ed illegale detenzione in luogo pubblico di arma comune da sparo. La vittima abbandonata in via Capo Passero, fu portata in ospedale, sottoposta ad intervento chirurgico per una frattura alla gamba, provocata dai proiettili alla coscia sinistra che si sono fermati a soli tre centimetri dall’arteria femorale.

La vicenda, secondo quanto accertato, è riconducibile ad una lite nel corso di una partita di calcetto, sorta, tra la vittima e un altro ragazzo, cognato di Calabretta e cugino della vittima per ragioni connesse a contrasti su una fase di gioco, culminata poi nel gesto della vittima di voler pagare solo una quota, pari a 7 euro anziché 14, per l’affitto del campo, senza riconoscere agli avversari il ruolo di squadra vincitrice dell’incontro.

Una diatriba sfociata in un ulteriore diverbio in via Capo Passero, durante il quale, poco dopo, verso l’1 e un quarto sarebbe arrivato Calabretta facendo fuoco. Calabretta è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.

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