venerdì, Novembre 22, 2024

Strage di Altavilla Milicia, in stato di fermo la figlia minore sopravvissuta per concorso in omicidio e occultamento di cadavere

bagheria carabinieri

Anche la figlia superstite della strage di Altavilla Milicia, scampata al massacro compiuto dal padre nei confronti della moglie e degli altri due figli, è stata fermata per concorso in omicidio e occultamento di cadavere.

“La figlia primogenita 17enne ha partecipato alle torture dei riti di purificazione. Ho trasmesso gli atti alla procura per i minorenni che ha competenza”, ha dichiarato il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio, nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli del triplice omicidio in provincia di Palermo in cui sono stati torturati e uccisi Alessandra Salamone e i figli Kevin ed Emanuel, di 16 e 5 anni.

La ragazzaa avrebbe confessato il suo “pieno coinvolgimento” nei fatti. la minore é stata interrogata in presenza del suo avvocato, e avrebbe fornito un “resoconto agghiacciante, anche rispetto al suo contributo personale”, su quanto avvenuto nella casa di Altavilla, si legge in una nota della procura. Ha raccontato delle “torture subite dalla madre e dei fratelli, delle loro atroci sofferenze e dell’agonia fino alla morte”, del modo in cui è stato dato fuoco al corpo della madre e di come hanno sepolto i resti. La minore é  stata fermata il 14 febbraio scorso per omicidio dalla Procura dei minori. Il fermo è stato convalidato dal gip del Tribunale per i Minori che ha disposto la custodia cautelare in carcere. A coordinare l’indagine è la procuratrice dei minori Claudia Caramanna.

Per la morte di Alessandra e dei suoi figli sono  in carcere, oltre a Giovanni Barreca, muratore padre e marito delle vittime, Sabrina Fina e Massimo Carandente, coniugi  palermitani.

Proseguono le indagini e gli accertamenti tecnici per stabilire le esatte modalità e le tempistiche con cui si sono consumati gli atroci delitti.

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