Il processo di primo grado relativo all’operazione “Pathology” che si celebra al tribunale di Patti – presidente Samperi, a latere Gullino e Ceccon – è in dirittura d’arrivo.
Al momento la parola è stata passata al pubblico ministero Andrea Apollonio, che ha proceduto alla requisitoria e alle richieste di condanna e di assoluzione. Per queste ultime sono undici quelle parziali, 10 totali, invece sono state pesantissime le richieste di condanna per 51 imputati, con pene variabili dai 21 anni richiesti per Anna Ricciardi e Francesco Piscitello fino al minimo di due anni.
Gli indagati in origine erano stati 102 e ad 82 fu prospettato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari dei sostituti procuratori della repubblica di Patti Alessandro Lia e Giorgia Orlando, che coordinarono le attività dei carabinieri e della guardia di finanza.
L’operazione è scattata nel dicembre 2017; sono stati 117 i capi di imputazione relativi ai reati di associazione a delinquere, truffe all’Inps, falso, peculato, abuso d’ufficio e corruzione. Reati che si sarebbero concretizzati nelle cause incardinate davanti al Tribunale di Patti per il riconoscimento di pensioni d’invalidità ed altre misure previdenziali.
Nell’operazione furono coinvolti in due blocchi anche avvocati, medici e funzionari pubblici, gestori di patronati e centri di assistenza fiscale e poi i beneficiari delle varie indennità. Furono trentatré le misure cautelari disposte a suo tempo e migliaia le intercettazioni dove sarebbe stato evidenziato il sistema che portò in avanti a scoprire un giro vorticoso di denaro.