venerdì, Novembre 22, 2024

Omicidio di Pietraperzia: si va verso la sentenza. Il 22 febbraio le arringhe della difesa

avvocato timpanaro e impellizzeri

E’ fissata per domani, giovedì 22 febbraio l’udienza di discussione finale nel processo a carico di Laura Di Dio, 31 anni, imputata per l’omicidio della suocera Margherita Margani, avvenuto a Pietraperzia il 4 febbraio del 2023. Nell’udienza conclusiva del processo con rito abbreviato celebrato al Tribunale di Enna, avanti al GIP Michele Ravelli, la parola andrà all’avvocato Salvatore Timpanaro, che insieme ad Antonio Impellizzeri, difende la donna, per l’arringa finale.

La trentunenne di Pietraperzia è accusata di aver pugnalato a morte la suocera, 62enne, prima con un coltello da cucina e successivamente con una forbice, all’altezza della gola. Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Giacomo Pillitteri e  Giuseppe e Angelo Maria Tambè.

Il Pubblico Ministero, dott. Michele Benintende, nell’udienza del 17 gennaio scorso, ha chiesto per l’imputata la condanna a 18 anni di reclusione, tenendo conto della diminuzione per la scelta del rito abbreviato e partendo da una pena di base di 27 anni. L’accusa, infatti, ha chiesto di far prevalere l’aggravante del rapporto di affinità tra vittima e imputata, piuttosto che la seminfermità mentale, riconosciuta a quest’ultima. La penultima udienza dell’8 febbraio scorso, è stata invece interamente dedicata al lungo intervento dell’avvocato Antonio Impellizzeri, che, ripercorrendo la vita matrimoniale della Di Dio, ha sostenuto la tesi che l’imputata fosse vittima di angherie, persecuzioni e comportamenti opprimenti da parte della suocera, chiedendo così, oltre al riconoscimento delle attenuanti generiche, anche di quella per provocazione “per accumulo”, ovvero l’esistenza di un comportamento ingiusto da parte delle persona offesa che abbia provocato l’esplosione di ira da parte dell’imputata.

All’udienza del 22 febbraio, come detto, é prevista l’arringa conclusiva dell’avvocato Salvatore Timpanaro, che ha difeso l’imputata sin dall’interrogatorio del 4 febbraio 2023, subito dopo il grave fatto di sangue, dopo la quale P.M. e parti civili potrebbero chiedere di replicare.

I difensori dell’imputata hanno, comunque, il diritto di controreplicare e prendere per ultimi la parola. Quindi potrebbe trattarsi di un’udienza molto lunga e, presumibilmente, solo nella tarda serata, sarà pronunciata la sentenza. Non è in ogni caso escluso che, qualora gli interventi delle parti dovessero andare per le lunghe, il GIP possa chiedere un rinvio.

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