Il Comune di Capo d’Orlando non dovrà pagare circa 2 milioni di euro a titolo di presunti debiti relativi a spese di energia elettrica e gas.
Così ha deciso il giudice monocratico del tribunale di Patti Pietro Paolo Arena, nella causa civile in cui si fronteggiavano Banca Sistema S.p.A, rappresentata dall’avvocato Nedo Corti ed il comune paladino, dall’avvocato Alessia Paterniti Martello.
Banca Sistema, a cui Enel Energia aveva ceduti i suoi crediti, aveva chiesto che il comune di Capo d’Orlando venisse condannato al pagamento di circa 2 milioni di euro per l’erogazione di energia elettrica e gas. In alternativa che fosse condannato a pagare la stessa somma a titolo di ingiustificato arricchimento per aver fruito della materia prima senza pagarne il corrispettivo.
L’avvocato Alessia Paterniti Martello, per conto del comune, ha eccepito l’infondatezza delle richieste di Banca Sistema, facendo rilevare la nullità del contratto di somministrazione di energia elettrica, in ragione del fatto che mancava la forma scritta, l’invalidità della cessione del credito e anche l’assenza dell’impegno di spesa e dunque della copertura finanziaria.
Non è stata data la prova in giudizio dell’esistenza dei contratti stipulati in forma scritta da parte della società che ha ceduto il credito e le fatture commerciali prodotte non sono state idonee a dimostrare l’esistenza del rapporto. Anche la domanda di ingiustificato arricchimento è stata rigettata.
In conclusione il giudice monocratico del tribunale di Patti Pietro Paolo Arena, accogliendo le eccezioni formulate dall’avvocato Alessia Paterniti Martello, ha rigettato le richieste di Banca Sistema con condanna alle spese a favore del comune che ammontano ad oltre 15.000,00 euro.