venerdì, Novembre 22, 2024

Capo d’Orlando: mancato pagamento del salario accessorio a dipendenti comunali, proclamato lo stato di agitazione

Comune Capo d'Orlando

L’inerzia del comune di Capo d’Orlando non solo compromette servizi pubblici essenziali, ma, tra il malcontento generale di buona parte dei dipendenti comunali, rischia di determinare anche azioni legali. Così il segretario generale del Csa Piero Fotia e la rsu della polizia municipale Maria Fiorello in una nota inviata ieri al sindaco di Capo d’Orlando, al segretario generale e al comandante della polizia municipale sulla situazione determinatasi a Palazzo Europa.

Hanno ricordato come undici dipendenti della polizia municipale non percepiscano il salario accessorio da circa 9 anni – si tratta di circa 90 mila euro in totale e già alcuni di loro hanno adito le vie legali.

Mancando questo corrispettivo economico, il dipendente è legittimato a non effettuare la prestazione con modalità differenti agli altri dipendenti e dunque per il Csa bene ha fatto il comandante del corpo a sospendere la turnazione.

Il mancato pagamento del salario accessorio agli altri dipendenti – sono circa 40 – è dovuta al fatto che da mesi i revisori dei conti non rilasciano il relativo parere; per il Csa l’amministrazione potrebbe agire ugualmente.

Infatti trascorsi quindici giorni dal momento del ricevimento del testo dell’ipotesi di accordo da parte del soggetto preposto al controllo, in assenza di rilievi, previa autonoma verifica dei contenuti dell’ipotesi di accordo con particolare riferimento al profilo della rispondenza degli stessi alle direttive a suo tempo impartite, l’organo di direzione politica autorizza il presidente della delegazione trattante di parte pubblica alla sottoscrizione definitiva del contratto decentrato integrativo.

L’amministrazione invece non procede e di contro chiede l’esecuzione di attività che vanno retribuite con il salario accessorio, che si ripete, non viene liquidato da svariati anni. Da qui è comprensibile come siano automatici la proclamazione dello stato di agitazione, con conseguente interruzione di servizi connessi al salario accessorio e non solo da parte della polizia municipale e successive azioni legali. Fotia e Fiorello, in conclusione, hanno chiesto l’autorevole intervento del prefetto di Messina per la risoluzione di questa vertenza.

 

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