Una storia che sa dell’incredibile quella dell’iraniana Marjan Jamali accusata di essere una scafista, una “vicenda inverosimile visto che la giovane donna è scappata dalla sua terra con il proprio figlio per un futuro migliore e dopo essere stata maltrattata e quasi violentata ha trovato il carcere prima a Reggio Calabria e poi a Barcellona Pozzo di Gotto.
La giovane donna dopo aver tentato il suicidio ha catturato l’attenzione della presidente del comitato permanente sui diritti umani nel mondo Laura Boldrini che gli ha fatto visita nel carcere del longano.