sabato, Novembre 23, 2024

Messina: lesioni colpose, una condanna ed un’assoluzione

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Il giudice monocratico del tribunale di Messina Antonella Crisafulli ha condannato il medico Francesco Mastroeni a tre mesi di reclusione, non menzione e pena sospesa, subordinando quest’ultimo beneficio al pagamento di una somma provvisoriamente assegnata alla parte civile.

Il medico inoltre dovrà risarcire il danno alla parte civile in separata sede ed è stato condannato a pagare le spese processuali e anche una provvisionale alla parte civile di 10 mila euro. Il giudice ha disposto poi l’assoluzione per non aver commesso il fatto per un altro medico, Antonino Isgrò, difeso dall’avvocato Ugo Colonna.

In questo processo è parte civile Ignazio Segreto, difeso dall’avvocato Giuseppe Ignazzitto. Il Pm Marco Accolla aveva chiesto tre mesi di reclusione per il dottor Mastroeni e l’assoluzione per il dottor Isgrò.

I fatti oggetto di questo processo si riferiscono al 16 luglio 2017, data in cui Ignazio Segreto di Gioiosa Marea, all’epoca dei fatti settantunenne, fu sottoposto ad intervento chirurgico di prostatectomia radicale presso l’ospedale “Papardo” di Messina.

Secondo l’originaria accusa i due medici avrebbero omesso di eseguire gli approfondimenti necessari per risalire alla causa dei sintomi post intervento, che sono stati manifestati a più riprese dal paziente; è stato l’ex sostituto procuratore della repubblica di Messina Rosanna Casabona, dopo la denuncia di parte, a disporre la citazione diretta a giudizio, con l’imputazione di lesioni personali colpose e responsabilità colposa per lesioni personali in ambito sanitario.

La difesa del dottor Mastroeni, l’avvocato Bonaventura Candido, che, già nelle fasi preliminari del processo, aveva ribadito di escludere in maniera netta la responsabilità del suo cliente, ha confermato queste indicazioni anche dopo il verdetto di primo grado. Si è detto convinto che la sentenza sia errata e non appena leggerà le motivazioni, entro il termine di 90 giorni, presenterà appello.

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