venerdì, Novembre 22, 2024

Fondachelli Fantina: il Cga riforma la sentenza del Tar e rimette in carica Angelo Paffumi

Palermo

Nuova modifica nella giunta di Fondachelli Fantina. E questa volta è stato il Cga a determinare il cambiamento, rimettendo in carica il vice sindaco Angelo Paffumi; è stato dunque respinto il ricorso di primo grado, riformando la sentenza del Tar di Catania.

Al Cga si era appellato il comune di Fondachelli Fantina, rappresentato dall’avvocato Filippo Brianni contro Carmelo Citraro, rappresentato dall’avvocato Alberto Barbera e nei confronti di Angelo Paffumi; è stata chiesta la riforma della sentenza del Tar di Catania del 20 dicembre 2023.

Carmelo Citraro si era rivolto al Tar per chiedere l’annullamento e  la sospensione cautelare della determinazione 19 dell’11 settembre 2023; con questo provvedimento il sindaco di Fondachelli Fantina aveva revocato parzialmente la precedente determinazione sindacale 5 del 13 giugno 2023 sulla  nomina della giunta comunale a seguito delle consultazioni elettorali dei giorni 28 e 29 maggio 2023.

Citraro prima era stato nominato vice-sindaco e poi con una successiva determinazione sindacale, aveva impugnato la nomina di Angelo Paffumi a vice-Sindaco e la deliberazione del consiglio comunale 36 del 27 settembre 2023 con la presa d’atto della comunicazione sindacale di sostituzione del componente della giunta comunale.

Il Tar, in data 20 dicembre 2023, ha parzialmente accolto il ricorso, respingendo di contro la richiesta di risarcimento del danno formulata da Citraro. Il comune di Fondachelli Fantina presentò appello, evidenziando, tra gli altri, la situazione di sostanziale stallo in cui si trova l’amministrazione comunale per le divergenze politiche tra Citraro – che al momento sta svolgendo le funzioni di sindaco, da un lato e gli altri assessori comunali e il consiglio comunale dall’altro.

Il Cga, entrando nel merito della vicenda, ha giudicato l’appello fondato. Per indirizzo giurisprudenziale consolidato e condiviso, l’atto di nomina e revoca di un assessore comunale da parte del sindaco configura non un atto “politico”, ma di “alta amministrazione”.

Dunque il Cga non è d’accordo con quanto ha deciso il Tar riguardo all’assenza delle motivazioni che hanno determinato la revoca dalla carica; nel provvedimento sindacale in contraddittorio infatti, secondo il Cga, si richiamano espressamente le ragioni politico – amministrative che, nella esclusiva valutazione del sindaco, hanno determinato il venire meno del rapporto fiduciario con l’assessore a cui è stata revocata la carica.

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